SOSTEGNO A DISTANZA IN MOZAMBICO: Inaugurazione del Centro Maria Grazia Rizzo per 400 bambini

Data 08.09.2011
Avsimozambico

AVSI in Mozambico il 17 marzo 2011, con il suo partner locale Khandlelo e CESAL, ong del network, inaugura il Centro Educativo “Maria Grazia Rizzo” nel quartiere di Xipamanine a Maputo. Una realtà che accoglie 400 bambini e ragazzi e le loro famiglie grazie al sostegno a distanza di AVSI.

LA STORIA

A fine degli anni Novanta alcuni giovani del quartiere di Xipamanine, periferia sud di Maputo, la capitale del Mozambico, mossi dal desiderio di condividere i bisogni con le famiglie della zona, hanno iniziato ad accogliere bambini per alcune ore del giorno permettendo alle mamme di andare a lavorare garantendo così un reddito minimo alla famiglia.

Nel corso degli anni questi giovani si sono strutturati ed hanno costituito Khandlelo, un'associazione caritativa riconosciuta dal Ministero delle attività sociali. Il nome significa “luce della candela” e richiama la speranza che l'associazione ed i bambini stessi costituiscono per questo paese che resta uno dei dieci più poveri del mondo. In un ambiente degradato di periferia urbana, caratterizzato da precarietà familiare, mancanza di servizi di base nelle abitazioni (elettricità, fognatura, pavimenti, acqua), mancanza o gravi carenze qualitative di servizi sociali ed educativi, Khandlelo costituisce un'oasi per i bambini e le famiglie che frequentano i centri. Attualmente sono circa 1.400.

Le attività sono finanziate dal programma di sostegno a distanza di AVSI di cui Khandlelo è partner dal 1999 quando Maria Grazia Rizzo - grande amica di AVSI e moglie di Ivone Rizzo, già cooperante AVSI in Uganda, che lavorava in Mozambico per conto delle Nazioni Unite - e Domingos Chissano cominciarono il programma con 125 bambini.

Con i 312 euro che il sostenitore italiano affida ad AVSI ogni anno, Khandlelo offre non solo attività di rinforzo scolastico, attività culturali e ricreative quali teatro ed artigianato locale, sport, ma anche supporto nutrizionale, pagamento delle spese mediche e di tutto il materiale scolastico. Le famiglie vengono poi seguite attraverso assistenti sociali instaurando un rapporto personale che tende a valorizzarne il ruolo educativo e di cellula fondamentale della società. Dal punto di vista della filosofia educativa e quindi della metodologia, ogni bambino è guardato come essere unico e sacro.

Gli educatori di Khandlelo portano un messaggio qui rivoluzionario per cui il cui bene di un bambino non consiste solamente nei suoi bisogni primari quali salute, cibo, istruzione, ma nello svuluppo integrale della propria individualità considerando anche la sfera spirituale ed affettiva, stimolando il desiderio di felicità di ogni singolo bambino.

L'ESIGENZA DI DARE VITA A UN'OPERA

Khandlelo gestiva o supportava 10 centri socio-educativi dislocati nelle zone più degradate della periferia della capitale. 400 bambini frequentavano due centri nel quartiere Xipamanine dove la comunità stessa aveva messo a disposizione alcuni locali per le attività, altri venivano affittati. Nel 2008 i responsabili dell'associazione Khandlelo si sono resi conto che queste iniziative non potevano ridursi ad un luogo di assistenza temporaneo ma potevano diventare un punto di riferimento educativo permanente. La comunità stessa spingeva in questa direzione.

Ecco perché il 17 marzo 2011 è stato inaugurato il nuovo centro socio-educativo dedicato alla memoria di “Maria Grazia Rizzo” e che accoglie in un' unica struttura i 400 bambini del quartiere di Xipamanine proponendo un percorso educativo più articolato attraverso attività di supporto scolastico, nutrizionale, ricreazione, sport, arte, cultura e sostegno alle famiglie. All'inaugurazione hanno partecipato numerose personalità civili e religiose, oltre ai rappresentanti di AVSI, Khandlelo e TESE. Particolare emozione ha suscitato l'intervento di Domingos Chissano, attuale direttore di Khandlelo, che nel suo incipit ha citato don Luigi Giussani come ispiratore della attività caritativa e del metodo educativo di Khandlelo. Domingos ha poi aggiunto che: “…Considerando fondamentale il valore della persona umana e sacra ogni vita, il grande obiettivo di questo centro è quello di diventare un luogo dove i bambini siano guardati con cura, amore e attenzione al loro destino di felicità. Il centro promuoverà la crescita sana e integrale di bambini, adolescenti e giovani che lo frequenteranno assicurando il rafforzamento delle loro capacità al fine di facilitarne l'inserimento sociale e professionale.”

LA COLLABORAZIONE CON CESAL

Il Centro è stato realizzato grazie al contributo dell'ONG spagnola CESAL partner di AVSI, mentre tutti le attività a favore dei bambini sono finanziate dal programma Sostegno a Distanza di AVSI che continua a sostenere anche gli altri 8 centri di Khandlelo. Nella costruzione del nuovo centro, che sorge proprio in mezzo al quartiere, grande cura è stata prestata sia alla funzionalità che alla bellezza proprio per educare anche attraverso un segno di distinzione in un contesto di degrado ambientale generalizzato.

LA FORZA DELLA FAMIGLIA

Nel corso di questi anni di collaborazione, AVSI e Khandlelo si sono resi conto che non si può seminare speranza con le nuove generazioni senza il sostegno della famiglia.
La famiglia, infatti, pur vivendo una situazione di forte instabilità, marcata dall´assenza della figura maschile e dove la donna è costretta ad assumere la responsabilità anche per quanto riguarda l´aspetto economico, continua ad essere un punto di riferimento importante e fondamentale per i bambini e per i giovani.
Per questo motivo tutte le attività di Khandlelo sono mirate al maggiore coinvolgimento possibile delle famiglie dei bambini. Per questo motivo all'interno del centro “Maria Grazia Rizzo” sono state previste anche alcune sale per realizzare attività interattive con le famiglie dei 400 bambini quali educazione nutrizionale, prevenzione sanitaria, supporto pedagogico, ascolto e di riqualificazione professionale. Obiettivo di AVSI, Khandlelo, CESAL è che questo centro diventi in un futuro molto prossimo un polo catalizzatore di attività non solo educative per l'interno quartiere di Xipamanine. Un luogo dove tutto abbia valore. La luce di una candela!