Sostegno a distanza in Albania: sostenere la vita

Data 29.10.2013
SAD Albania

La presenza di AVSI in Albania è iniziata nel 1997, dentro ad un contesto sociale complesso caratterizzato da povertà nelle aree rurali, forte migrazione, scarsissima scolarizzazione e alta disoccupazione. I bambini erano mandati per le strade a mendicare, tolti dalle scuole per andare al pascolo con le mucche e le pecore.

Ad oggi la situazione non è cambiata di molto, soprattutto nelle zone rurali, dove si aggiunge un fenomeno particolarmente grave: la scarsa attenzione nei confronti dei bambini più difficili e problematici che, invece di essere maggiormente curati, vengono isolati.
Molti bambini per questo motivo abbandonano la scuola e non vengono aiutati a risolvere problemi come la dislessia, molto diffusa proprio perché non adeguatamente curata. Infine l'assenza di servizi sociali che si occupino di bambini con problemi a casa e insegnanti di sostegno per seguire e supportare coloro che hanno problemi di apprendimento completavano il quadro.

AVSI ha iniziato subito ad operare in queste zone con il progetto del Sostegno a distanza, che oggi coinvolge 19 realtà locali albanesi (tra centri diurni, istituti scolastici e realtà educative) per un numero complessivo di 950 minori di età compresa tra 4 e17 anni.

Uno di queste realtà è il Centro Diurno e Scuola Materna “Carlo Liviero” di Plug, dove sono inseriti nel progetto di Sostegno a distanza 46 bambini seguiti da 3 educatori. Le attività che si svolgono sono rivolte al teatro e alla musica, allo sport, all'informatica ed alla formazione professionale.

“Guardando fuori dal nostro centro - ci racconta Don Zeno Daniele - notiamo che le proposte alternative per i ragazzi sono in rapido aumento: in primo luogo i cosiddetti “corsi” a pagamento, che suppliscono alle carenze dell'insegnamento scolastico e all'incapacità delle famiglie di far studiare i ragazzi e prospettano per tutti facile accesso alle università statali e private; poi le discoteche camuffate da luoghi diurni per “feste” in crescente aumento e accettate dai genitori che in realtà alimentano il degrado tra gli adolescenti”.

Il Centro Diurno e la Scuola Materna sono quindi una proposta veramente alternativa per questi bambini e ragazzi. Una proposta che pone l'attenzione sull'importanza del singolo e sul suo immenso valore, offrendo un accompagnamento e un'istruzione di valore che tengono in considerazione anche la famiglia del bambino o del ragazzo che frequenta i due istituti.

Come per Lorenzo, un bambino vivace ed intelligente alle prese con l'ultimo anno della materna e con una mamma impegnata ad accudire il fratellino di tre anni handicappato, spesso molto stanca. Il Centro e il Sostegno a distanza hanno offerto un sostegno economico per le spese mediche, due carrozzine per spostarsi e corsi di riabilitazione per il fratellino piccolo, oltre ad un forte accompagnamento alla famiglia, perché quando si è soli è sempre più duro affrontare le salite.

Lorenzo è stato aiutato anche a comprendere la disabilità del fratellino.
Nell'ultimo colloquio con la madre, Suor Maria Stella che segue il loro sostegno da vicino ha potuto vederlo intento a spingere la carrozzina, a far ridere il piccolo quando piangeva e cedergli anche un po' dei suoi giochi, avuti in regalo dal Centro.

Puntare sul valore della vita genera sempre meravigliosi frutti.

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