Semestre europeo, dalle imprese un contributo contro la povertà

Data 18.07.2014
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Nove posti di lavoro su dieci nei paesi in via di sviluppo provengono da imprese profit, che hanno un ruolo fondamentale nella lotta alla povertà. Ma per trarre vantaggi per l'intera società è necessario il coinvolgimento delle realtà non profit. Le esperienze di Fondazione AVSI alla riunione informale dei ministri UE di Firenze.

Un documento condiviso entro la fine del semestre, sui temi dell'agenda post-2015. Questa la promessa di Lapo Pistelli, al termine della Riunione Informale dei ministri dello Sviluppo dell'Unione Europea, che si è svolta il 15 luglio all'interno di Palazzo Vecchio, a Firenze, presieduta dallo stesso viceministro. Al centro del dibattito in Toscana, anche la nutrizione, il ruolo delle migrazioni per creare sviluppo, Expo 2015 e, soprattutto, il ruolo del settore privato nella lotta alla povertà

IL RUOLO DEL SETTORE PRIVATO

Favorire l'economia “dal basso”, microimprenditoria, filiere, sviluppo locale. Ma soprattutto coinvolgere il privato non profit tra gli attori dello sviluppo, affinché risulti efficace e inclusivo. L'Europa, dopo dieci anni dall'ultima presa di posizione formale, rilancia l'importanza del ruolo del settore privato nella lotta globale alla povertà, capace di rappresentare il 90% dei posti di lavoro nei paesi in via di sviluppo. Un dato dal quale non si può più prescindere e che anche i anche i ministri per lo Sviluppo della Ue – principale donatore al mondo – dovranno tenere in conto nel corso del semestre europeo a guida italiana.

Il settore privato, con le risorse e le competenze di cui dispone, ha un ruolo fondamentale da svolgere. Ma avvantaggiare l'intera società è necessario il coinvolgimento delle realtà non profit.

Il privato profit ha risorse e competenze che possono supportare il know-how delle ONG attive sul territorio. Queste ultime contribuiscono con la profonda conoscenza di contesti e comunità locali, necessaria a ideare interventi secondo un approccio inclusivo. L'attività sul campo di Fondazione AVSI dimostra come queste partnership siano una concreta possibilità di sviluppo della società e miglioramento delle performance delle imprese. Leggi l'intervento di Giampaolo Silvestri su Vita.it

AVSI ha presentato le sue esperienze di successo il 15 luglio a Firenze, nel corso di un dialogo aperto, nell'ambito del vertice europeo sui temi della cooperazione e dello sviluppo al quale hanno preso parte ministri dei Paesi Ue ed esponenti della Commissione.

L'ESPERIENZA DI ÁRVORE DA VIDA IN BRASILE

Un esempio virtuoso di partnerhsip integrata tra realtà profit, non-profit, attori istituzionali, realtà locali, in grado di creare sviluppo e valore condiviso per un'intera comunità è l'esperienza di Árvore da Vida in Brasile. E' stata presentata dal segretario generale di AVSI Giampaolo Silvestri ai 28 ministri dello sviluppo dei paesi dell'Unione Europeanell'ambito della riunione informale sui temi della cooperazione organizzata dall'Italia a Firenze.

Guarda il video di presentazione di Arvore da Vida:Scopri di più sulla presentazione di Arvore da Vida a Firenze

UN DIBATTITO SULLA NUTRIZIONE

Il giorno prima, il 14 luglio, AVSI ha partecipato a un altro importante evento, sul tema dell'altro grande cardine delle prossime politiche europee: la nutrizione. L'evento, sempre a Firenze  nel contesto del vertice europeo sullo sviluppo, è stato promosso dalla piattaforma Concord Italia.Guarda il video del dibattito sulla nutrizione

LE ESPERIENZE DI AVSI CON LE IMPRESE

Con ENI in Congo

Un esempio concreto è la partnership tra AVSI e ENI in Congo Brazzaville, nata proprio affinché l'impresa potesse realizzare il suo business, e le comunità locali trarre vantaggio da uno sviluppo sostenibile nel tempo. Prima uno studio del contesto di riferimento che ha coinvolto 25mila abitanti di 24 villaggi, poi lo messa in pratica di un vero e proprio piano di sviluppo comunitario che tiene in considerazione la realtà studiata e le esigenze espresse dalle popolazioni. Nella pratica, la collaborazione ha permesso la riabilitazione di una scuola, la formazione di insegnanti, e di comitati di genitori e comitati di villaggio.

Edegel in Perù

Significativa anche l'esperienza con EDEGEL (gruppo Enel), che sta costruendo una centrale idroelettrica nella zona Chimay in Perù, e tramite AVSI è riuscita a mitigare le ripercussioni negative sulla comunità local. La conoscenza di AVSI del territorio ha permesso di individuare le potenzialità e necessità della comunità e, grazie a iniziative di formazione sulla produttività, commercializzazione e organizzazione, è stato favorito un aumento del livello di reddito dei produttori di caffè.

Formazione con GE in Brasile

In Brasile, invece, una partnership tra AVSI e la multinazionale del settore tecnologico, GE, ha permesso di portare avanti il lavoro del Centro Educativo Cantinho a Rio de Janeiro in Brasile, dove vengono accolti bambini in età prescolare e svolti corsi di formazione per giovani che ricevono anche aiuto per entrare nel mondo del lavoro. Gli stessi dipendenti hanno contribuito ai corsi di formazione, esportando le loro esperienze e competenze in contesti difficili.

Aule informatiche grazie a ST Foundation

Il coinvolgimento della fondazione di un colosso dell'informatica, ST Foundation, ha permesso l'installazione di aule informatiche in alcuni paesi in cui AVSI opera, in Sud Sudan, Brasile e Myanmar. Un esempio di come le expertise di una impresa privata abbia permesso di ottenere risultati che vanno aldilà del semplice finanziamento di un progetto.

Con Cloros per l'ambiente

Ci sono anche esempi che provengono dal settore dell'ambiente. AVSI e Cloros, azienda attiva nel settore, hanno organizzato un'intervento in Mozambico che prevede la distribuzione di 15.000 sistemi di cottura a 7.500 famiglie che vivono in due quartieri di Maputo. Le popolazioni locali usano attualmente sistemi altamente inefficienti che bruciano carbone per la cottura dei cibi, mentre le nuove stufe a basso impatto utilizzeranno la metà del carbone a parità di cibo preparato.

Arvore da Vida

Infine, tra le più longeve e significative collaborazioni tra profit e non profit, c'è quella con FIAT per Árvore da Vida. 10 anni e 20.367 giovani e donne coinvolti, questi i numeri del programma, ideato dalla Fiat, in collaborazione con AVSI e la Cooperação para o Desenvolvimento e Morada Humana (CDM), nel quartiere Jardim Teresópolis, a Betim in Brasile. E'nato dal desiderio di FIAT Brasile di investire e valorizzare le risorse educative delle comunità prossime allo stabilimento di Belo Horizonte, in Minas Gerais, nella speranza di contribuire alla riduzione della violenza e al miglioramento della qualificazione professionale.