Riconoscimento per Ketty Opoka, al lavoro per una generazione AIDS-Free in Uganda

Data 10.12.2013
2013 Pepfar Hero Ketty Opoka 2

Il Governo degli Stati Uniti premia la cooperante ugandese Ketty Opoka per il suo impegno contro l'epidemia di AIDS/HIV in Uganda e per il suo contributo a creare una generazione ugandese finalmente libera dal virus.

Il riconoscimento è quello di ‘Hero', assegnato per meriti speciali dal PEPFAR, il piano d'emergenza americano di sostegno ai malati di AIDS. Secondo il PEPFAR, il lavoro di Ketty nei distretti ugandesi di Kitgum, Lamwo e Pader ha migliorato sensibilmente la qualità della vita delle persone colpite dal virus dell'HIV e ha contribuito a combattere lo stigma della malattia.

Ketty Opoka vive nella cittadina nord ugandese di Kitgum, è madre di sei bambini e ne accudisce altri nove, orfani dei loro genitori per colpa del virus. Insegnante di professione, ha scelto di lasciare il suo lavoro per fondare la prima organizzazione attiva nella cura di persone malate di HIV e AIDS – e dei loro orfani - nel distretto al confine con il Sud Sudan.

Nel 1994, Ketty diventa coordinatrice della sede di Kitgum della ong ugandese Meeting Point, sostenuta da Fondazione AVSI in tutte le sue attività. Ma il suo impegno nasce già quattro anni prima, dopo la morte di una sua cara amica colpita dalla sindrome: Ketty decide di dedicarsi a tempo pieno al sostegno della sua comunità, che all'inizio degli anni novanta era duramente colpita dall'epidemia.

All'inizio della sua attività, Ketty e il suo piccolo gruppo di collaboratori lavoravano come volontari per garantire supporto psicologico alle persone colpite dal virus. In pochi anni, il suo impegno è cresciuto e attualmente il Meeting Point coinvolge con eccellenti risultati oltre 4mila persone nei distretti di Kitgum, Lamwo e Pader.

Il percorso della ong è stato duro e complesso, spesso complicato dalla mancanza di risorse fondamentali per una organizzazione umanitaria. Senza mezzi di trasporto a disposizione, Ketty percorreva decine di chilometri al giorno sulla sua bici pur di raggiungere i pazienti. Mentre la prima sede della ong, costruita grazie a un piccolo prestito ottenuto dal Social Action Fund del Nord Uganda, giaceva in una zona ad alto rischio allagamenti e diventava inagibile ad ogni pioggia.

Oggi, Ketty e il suo staff hanno aperto un nuovo ufficio, in una location più sicura, dove i pazienti possono serenamente condurre le attività di training lavorativa e ricevere servizi di consulenza su come affrontare la malattia.

MeetingPoint.org
I progetti AVSI in Uganda