Rappresentanti di Unicef, World Food Program e Unhcr hanno visitato Mugunga3, il campo in RD Congo in cui AVSI opera con progetti per garantire a tutti l'accesso scolastico. In quasi un anno di lavoro, il numero di studenti è triplicato e l'impatto positivo delle attività è stato trasmesso all'intera comunità.
Oltre 2.635 bambini inseriti nei programmi delle scuole intorno al campo di accoglienza di Mugunga 3, a quindici chilometri da Goma. Un incremento del 270% rispetto all'anno scolastico precedente, quando erano solo 981 gli studenti con accesso all'istruzione. Sono i risultati del programma di supporto alla popolazione, finanziato da Unicef e attuato da AVSI in RD Congo dal maggio 2013, quando flussi di rifugiati si sono riversati nell'area dai territori più colpiti dal conflitto civile congolese.
Nonostante l'iniziale presenza di componenti armati e gruppi di ribelli, l'area di Mugunga 3 ospita attualmente circa 6.600 nuclei familiari. I bambini e gli adolescenti, in particolare, continuano a essere esposti a numerosi rischi come quelli di violenza sessuale, sfruttamento economico, separazione dalla famiglia, abbandono scolastico, malnutrizione, fino al reclutamento da parte dei vari gruppi armati ribelli.
Per far fronte all'emergenza, l'anno scorso AVSI ha programmato un piano di risposta specifica per il contesto della RD Congo: ambienti sani e sicuri per i minori (CFS - Child Friendly Spaces), educazione di qualità e garantita nel tempo per tutti i bambini in età scolare ospitati nel campo.
Per verificare di persona l'impatto del lavoro di AVSI sull'intera comunità, il 23 gennaio, la vice direttrice dell'Unicef Yoka Brandt, insieme al vice direttore di WFP Ramiro Lopes Da Silva e la delegata di Unhcr Janet Lim, hanno visitato il campo di Mugunga 3. In particolare, si sono interessati al programma CFS - Child Friendly Spaces, che prevede attività extrascolastiche in spazi sicuri e a misura di bambino, e alla scuola primaria Uamsho, supportata da AVSI.
Yoka Brandt ha visitato tutte le attività organizzate dai CFS di Mugunga 3 per approfondire la struttura della catena di complementarietà sperimentata da AVSI e la possibilità di utilizzare il programma come risposta globale ai problemi legati alla tutela e all'educazione dei bambini. La rappresentante di Unicef ha anche incontrato personalmente alcuni studenti della scuola. In particolare, ha parlato con uno ragazzo inserito al sesto anno di scuola primaria che, grazie al contributo delle attività previste negli spazi CFS, è riuscito ha superare positivamente gli effetti traumatici del trasferimento e ora prosegue con successo il suo percorso di studi.
Il programma di AVSI, finanziato da Unicef e riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione, punta a integrare gli aspetti della tutela dei minori con quelli più specifici dell'educazione, al fine di ridurre i livelli di rischio per i bambini sfollati e di facilitare l'accesso all'istruzione.
L'impatto sull'intera comunità, a quasi un anno dall'avvio, è frutto da un lato di un approccio integrato tra scuola e spazi a misura di bambino, dall'altro di un coinvolgimento attivo dell'intera comunità, che riceve in eredità un sistema scolastico sostenibile nel tempo e in autonomia.
Il programma ha anche permesso alla scuola primaria del campo di acquistare più di 200 banchi, kit scolastici, educativi e ricreativi per tutti gli studenti, oltre al supporto al personale e ai 26 docenti della scuola. Non solo, grazie a questi interventi, la scuola primaria ha potuto garantire il reddito necessario per la copertura degli stipendi degli insegnanti e per il mantenimento nel tempo dei programmi scolastici.
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