In Albania, paese che sta affrontando gravi sfide economiche, la situazione dei diritti dei bambini è debole e carente: la povertà è un fenomeno in crescita, soprattutto in seguito alla pandemia da COVID-19 e rimangono problemi come la discriminazione su base etnica, la tratta e lo sfruttamento dei bambini e il rischio di abbandono scolastico.
AVSI e il partner albanese SHIS collaborano da oltre 20 anni per la promozione dei diritti umani, l'educazione e l'inclusione dei bambini e negli ultimi tre anni è stato possibile estendere l'area di intervento raggiungendo le regioni rurali del nord grazie al sostegno dell'Unione europea, attraverso il progetto “Promuovere i diritti umani attraverso l’educazione inclusiva e l’empowerment delle organizzazioni della società civile”.
SHIS ha condotto uno studio per valutare la situazione dei diritti umani nelle aree rurali dei distretti di Puka, Malesi e Madhe e Shkodra (nel nord del paese) dove il progetto è stato implementato. Lo studio ha rilevato numerose criticità quali la mancanza di infrastrutture, di formazione degli insegnanti, di attività di intrattenimento inclusive per i bambini, di informazione per i genitori ma anche dei punti di forza da cui partire: Nonostante le difficoltà quotidiane che devono affrontare, i bambini amano andare a scuola e i genitori confidano nel fatto che l’istruzione possa garantire un futuro migliore per i loro figli mentre gli insegnanti si dicono convinti che il loro lavoro richieda preparazione e competenza per far sì che l’educazione sia l'inizio di un percorso di crescita.
Gli obiettivi raggiunti
In tre anni grazie al progetto:
- 3.500 bambini hanno partecipato ad attività educative e ricreative organizzate da organizzazioni della società civile, per contrastare l'abbandono scolastico e promuovere i diritti dei bambini,
- 75 insegnanti e dirigenti sono stati formati su nuovi metodi per mettere in pratica l’approccio “scuola come centro comunitario”;
- 250 genitori sono stati sensibilizzati sui diritti dei bambini e sul loro ruolo per tutelarli;
- 25 membri dello staff delle organizzazioni della società civile sono stati formati per sviluppare capacità nella progettazione e gestione dei progetti;
- le istituzioni locali hanno collaborato per la realizzazione di un Piano di Sviluppo Locale e nella sua applicazione;
La cerimonia di chiusura: gli interventi
"La questione dei diritti umani" ha spiegato Anna Difonzo desk officer di AVSI per l’Albania durante la cerimonia di chiusura del progetto "è una questione di responsabilità piuttosto che di legge, la responsabilità degli adulti nei confronti dei bambini. Grazie al sostegno dell’Unione Europea e alla collaborazione con SHIS, Women in Development Shkodër e tutti i partner, abbiamo sperimentato un'eccellente opportunità per il potenziamento e l’attivazione di questa responsabilità comune".
Durante la conferenza, Xheni Sinakoli, rappresentante della Delegazione dell’Unione Europea in Albania ha espresso soddisfazione per i risultati così positivi raggiunti. L’Unione Europea è stata e continuerà ad essere un grande aiuto per l’Albania.
Anila Ferizaj, rappresentante del Ministero dell’Istruzione, dello Sport e della Gioventù albanese si è congratulata a sua volta per il lavoro svolto, soffermandosi nello specifico sulla professionalità e disponibilità a lavorare per l’inclusione, in linea anche con le aspettative del Ministero.
Alma Tandilli, in qualità di rappresentante dell’Agenzia del governo albanese per la Tutela dei Diritti dei Bambini, è rimasta colpita dall’impatto positivo che il progetto ha avuto nelle aree dove è stato applicato si è detta fiduciosa che i diritti umani e i diritti per i bambini saranno di primaria importanza anche in progetti futuri.
Questo progetto ha migliorato la situazione nelle scuole, nelle famiglie e ci ha reso ancora più consapevoli che insieme, passo dopo passo, possiamo avere un impatto positivo su tutta la società
Anila Ferizaj, rappresentante del Ministero dell'Istruzione, dello Sport e della Gioventù in Albania
Eni Rika, presidente di SHIS, ha invece voluto sottolineare come l'obiettivo principale dell'associazione sia promuovere la dignità umana sopra ogni altra cosa.