Chi determina lo sviluppo di un territorio? Sono le organizzazioni, è lo Stato, la società o è la somma di tutti questi attori?
“Lo sviluppo è qualcosa di più della crescita economica. L'ambiente e lo sviluppo della persona possono andare di pari passo perché, benché vi sia un discorso sull'opposizione tra l'opera dell'uomo e la natura, in realtà ci sono più possibilità per la natura di essere protetta e sviluppata grazie al lavoro umano. Questo ci porta a iniziare un percorso per creare conoscenza dall'esperienza che abbiamo fatto, così da poterci poi fermare, valutare quello che abbiamo realizzato e vedere quali passi successivi compiere; così quello che facciamo oggi ci dà la possibilità di avere elementi per guardare al futuro”.
Con queste parole Maria Teresa Gatti, responsabile del Knowledge Center di AVSI, ha concluso l'evento "Sviluppo Territoriale Inclusivo: l'esperienza di AVSI", tenutosi l'11 giugno presso l'auditorium della Universidad Católica Sedes Sapientiae di Lima, Perù.
Nel corso della giornata sono state presentate le esperienze di AVSI nell'ambito del lavoro giovanile a Lima e nel settore dello sviluppo agricolo in Amazonas, generando una riflessione sul ruolo di ogni attore del territorio per il suo sviluppo: persone, organizzazioni, imprese e Stato.
Jorge Ramos, responsabile di AVSI a Lima, ha sottolineato che “lo scopo del nostro lavoro non è solo aiutare i giovani a trovare un impiego che generi reddito, ma far loro una proposta che li inviti a impegnarsi nel proprio progetto di vita. Questo è possibile grazie alla collaborazione tra tutti gli attori del territorio, partendo dalla persona: il giovane, l'imprenditore, ciò che hanno e ciò che vogliono fare”.
La Vice Presidente del Perù, Marisol Espinoza, relatrice invitata all'evento, ha evidenziato che 18 giovani su 100 non sanno cosa fare, con il rischio di diventare emarginati. Di fronte a ciò ha riconosciuto l'importanza di progetti come quelli di AVSI. Ha inoltre illustrato i vari programmi realizzati dello Stato per il rafforzamento del capitale umano.
Nicola Robotti, responsabile AVSI in Amazonas, ha raccontato il progetto con la Cooperativa CEPROAA che oggi è un soggetto attivo e funzionale in grado di commercializzare il caffè e cacao di produzione locale. Robotti ha sottolineato che ciò non è stato fatto da AVSI, ma in prima persona dagli agricoltori, ai quali è stato fornito un supporto.
All'evento tra il pubblico erano presenti i rappresentanti delle organizzazioni non governative che fanno parte del network di AVSI come CESAL, CEASE, CESED, ODT, Plan Internacional, aziende come ICAM, Atento, Expertisse plus e Bakery, produttori come APROCAM e NORANDINO e istituzioni statali come UGEL di Chincha.
L'evento si inserisce in un momento di riflessione promosso da AVSI, insieme ad altre 70 organizzazioni del suo network sparse in tutto il mondo, per discutere del contributo della cooperazione internazionale per lo sviluppo locale in un contesto di crescita economica del paese, dei nuovi interlocutori sociali e delle sfide dei nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile.