Petra è il simbolo della Giordania: la città è uno dei patrimoni Mondiali dell'Umanità e il sito archeologico più visitato del Paese. Nel 2020 avremo l'occasione di intraprendere nuovi percorsi tra le sue tombe, i suoi templi e i suoi sentieri scolpiti nella pietra arenaria rossa per creare nuove opportunità per tutta la comunità.
AVSI Giordania è il contractor di un nuovo progetto di 8 mesi finanziato dall’agenzia per lo sviluppo GIZ (Deutsche Gesellschaft fuer Internationale Zusammenarbeit) e realizzato dall’UNESCO in collaborazione con il PDTRA - Petra development and tourism region authority.
L’obiettivo del progetto è quello di promuovere uno sviluppo socio-economico sostenibile attraverso un duplice approccio: preservare il sito e coinvolgere 117 giordani in difficoltà mediante il meccanismo del “cash for work”. In tal modo, il progetto crea un legame tra l’assistenza umanitaria e quella allo sviluppo, dal momento che risponde all’immediato bisogno di creazione di posti di lavoro e, allo stesso tempo, apre agli investimenti a lungo termine nella conservazione del patrimonio culturale.
117 uomini e donne giordani, abitanti delle aree circostanti, lavoreranno per rendere accessibili due sentieri (il primo verso la tomba Unayshu e il secondo verso il Monastero) nonché per il loro consolidamento, conservazione, mantenimento e promozione turistica. Inoltre, il lavoro comporterà la pulizia dei due lati superiori del “Siq”, la stretta gola all’ingresso principale di Petra che conduce al Tesoro (Al Khazneh), le rovine più spettacolari.
Ai beneficiari verrà offerta formazione sul campo: per la maggior parte di loro il progetto rappresenta l’opportunità per apprendere un mestiere ed incrementare le possibilità di trovare un impiego una volta terminato il progetto.
A lungo termine, il progetto mira a promuovere il turismo sostenibile inteso come mezzo per stimolare l’economia della Giordania, in modo da aumentare la capacità dell’economia locale di assorbire forza lavoro.
AVSI Giordania sarà responsabile dello sviluppo di un piano contrattuale e di monitoraggio dei lavoratori giordani coinvolti attraverso il cash for work; inoltre, AVSI Giordania si coordinerà con l’UNESCO e il PDTRA per la supervisione tecnica della riqualificazione dei due sentieri e per la pulizia dei due lati superiori del Siq. L'intervento di AVSI tiene conto di diversi aspetti:
- Il recente incremento del turismo richiede la necessità di diversificare i percorsi offerti, allo scopo di alleviare la pressione sull’area centrale del Parco Archeologico
- Studenti e i giovani laureati in discipline correlate alla conservazione del patrimonio culturale, potrebbero essere coinvolti nella realizzazione di interventi previsti dal Piano di Manutenzione e di Sviluppo Turistico del Sito che la German Jordanian University svilupperà per Petra
- L’unicità del sito, l’ampiezza dell’area (264 km quadrati) e i rischi naturali (in particolare geomorfologici e idraulici) a cui è esporto il Parco Archeologico di Petra, richiedono la necessità di sviluppare delle solide strategie di conservazione, di gestione delle acque e delle risorse.
- È importante coinvolgere le comunità locali nella gestione e nella conservazione del patrimonio, aumentando la consapevolezza sul valore del patrimonio, dei rischi che corre per interventi di risposta e mitigazione dei rischi naturali
“Il Parco Archeologico di Petra è un sito che trasuda cultura e storia. Coinvolgendo la comunità nella riabilitazione e conservazione di questo sito, AVSI mira a garantire che una porzione più ampia della comunità locale possa tragga beneficio dalle entrate generate dal turismo - afferma Nicola Orsini, rappresentante di AVSI Giordania - Valorizzare la cultura e la tradizione è di fondamentale importanza per garantire che le persone non vengano private della propria identità; ma la cultura diventa ancora più importante quando può catalizzare la resilienza delle comunità locali".