In Nigeria, preoccupati dagli effetti di una tubercolosi scarsamente curata in comunità densamente popolate, il St. Kizito Primary Healthcare Centre e la Ilasan Housing Estate di Lagos hanno chiesto a tutta la comunità di collaborare per affrontare efficacemente la malattia infettiva.
AVSI, all'interno di un seminario svoltosi nel mese di dicembre a Lagos, ha raccontato il programma di intervento che sta realizzando in collaborazione con Chevron Nigeria Limited nell'area di Eti-Osa per la cura della tubercolosi sottolineandone la riemergente epidemia e presentando i servizi gratuiti di assistenza sanitaria offerti al Centro Directly Observed Therapy.
È stato rivelato durante il seminario che annualmente circa 150 nuovi casi di tubercolosi sono riscontrati presso il Centro. Il Dottor Ndidi Nwosu della Clinica St. Kizito ha sottolineato come il vero pericolo derivi dal fatto che ogni caso non rilevato infetta almeno 10 persone ogni anno in zone povere di risorse e densamente popolata di Lagos.
È quindi fondamentale il lavoro dell'intera comunità per rispondere all'epidemia con misure di prevenzione e la promozione di un buon igiene. "Gli episodi di tosse prolungata devono essere segnalati al centro sanitario più vicino, mentre i membri della famiglia dei pazienti devono essere incoraggiati a far sì che il trattamento sia rispettato" ha detto il Dr. Ndidi Nwosu.
Il Direttore medico Alda Gemmani ha mostrato la struttura del centro, il quale dispone attualmente di un laboratorio per i test della tubercolosi, dei macchinari specifici, un ambiente che accoglie e fa sentire a proprio agio il paziente e del materiale informativo e didattico per il pubblico.
Sottolineando che l'impianto attuale e il centro nel suo complesso sono stati progettati per servire la comunità e promuovere l'educazione sanitaria, Gemmani ha invitato la popolazione a usufruire dei servizi di assistenza medica per il trattamento di disturbi, in particolare quelli legati alla tubercolosi, coinvolgendosi in prima persona.