Mettere in moto il Sostegno a distanza

Data 17.09.2013
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Riportiamo la bella lettera scritta da Giuliano Romagnoli, testimonianza di un sostegno a distanza nato all'interno di un'amicizia… su due ruote!

 

“Sei anni fa proposi ad alcuni amici come me appassionati motociclisti, una gita in moto di un paio di giorni (sabato e domenica) sulle Dolomiti.
Ci siamo trovati in otto, gli amici citati e poi, quasi per scherzo, il collega, l'amico del collega…
Da tre che eravamo siamo partiti in otto.
Da quell'anno, ogni estate verso la metà di luglio, abbiamo continuato a organizzare un giro in moto in vari luoghi affascinanti dal punto di vista motociclistico e paesaggistico.

Siamo andati in Austria, Francia, Svizzera, Italia e ogni volta qualcuno di nuovo si è aggregato a questa avventura. Quest'anno siamo partiti in 23 “bikers” e abbiamo attraversato le Alpi. Tra noi ci sono, medici, avvocati, militari, liberi professionisti, commercianti, imprenditori. Una umanità molto varia.

La cosa che più mi ha colpito sin dall'inizio è stata la assoluta mancanza di schema nel proporre questa iniziativa; ciascuno di noi si è sentito libero di parlarne con l'amico, il cliente, il conoscente.
Il risultato è stato inimmaginabile: è nata innanzitutto una amicizia con persone sconosciute e anche molto distanti come sensibilità e poi l'esigenza di darsi una struttura, seppure minima.

Abbiamo deciso di darci un nome originale, WILD HOGS BIKERS  assolutamente in carattere con la tipologia di persona che lo compone.
Siamo (quasi tutti) grandicelli di età e poco dopo la nascita del gruppo ha fatto capolino il desiderio di renderci utili per qualcuno.SADL'idea del sostegno a distanza attraverso AVSI è nata dal fatto che già alcuni di noi avevano intrapreso questa modalità per conto proprio, cosicché la stessa esperienza è stata proposta a tutti nella più totale libertà di adesione.Accogliendo l'invito di AVSI abbiamo quindi deciso di sostenere, come gruppo, due bimbi ugandesi nel loro percorso educativo.

Ogni anno quando preparo l'itinerario e penso ai luoghi da visitare o alle strade da percorrere, parto sempre da una frase che mi ha colpito e che ritengo possa essere un punto di riflessione per tutti; quest'anno ho preso spunto dalla frase di Cesare Pavese L'unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante.
Il mio desiderio è che non venga mai meno questa desiderio di iniziare di nuovo. Ogni anno.”

 

 

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