L’impegno di AVSI al fianco di rifugiati e migranti

Data 20.06.2019

Nel 2018 quasi 70 milioni di persone al mondo sono state costrette a lasciare la propria casa a causa di guerre, violenze e persecuzioni (UNHCR, giugno 2018). AVSI accompagna ogni giorno i profughi nel loro percorso, perché siamo tutti “Sotto lo stesso cielo”.

Le migrazioni attraversano paesi e continenti, avvicinandoli tra loro. Per questo motivo AVSI accompagna rifugiati, migranti e sfollati durante tutto il loro percorso di migrazione:

  • Nei paesi di origine, promuovendo iniziative imprenditoriali e rendendo le comunità locali protagoniste del proprio sviluppo. Una visione a lungo termine incentrata sull’educazione e il lavoro, come fondamenti per una coesistenza civile e come antidoto alla radicalizzazione;
  • Nei paesi di transito, facendo fronte alle problematiche in campo educativo cui sono soggetti bambini e ragazzi, dall’accesso a strutture educative all’opportunità di ricevere un’istruzione di qualità. Viene affrontato anche il tema del lavoro e della creazione di opportunità lavorative dignitose;
  • Nei paesi di arrivo, come l’Europa, supportando progetti di accoglienza che promuovono l’autonomia economica e l’integrazione sociale dei migranti, in particolare attraverso l’inserimento nel mondo del lavoro.

Gli interventi di AVSI al fianco degli sfollati si svolgono in tutto il mondo, dall’Africa al Medio Oriente, dall’Europa all’America Latina.

Uganda

Lavorando con i rifugiati Sud Sudanesi in ambito educativo e di protezione con finanziamenti da UNHCR, UNICEF, cooperazione italiana e Unione Europea. AVSI lavora anche al fianco dei rifugiati congolesi e delle comunità ospitanti ugandesi nel distretto di Kamwenge, ricevendo fondi da USAID Food for Peace. Questo intervento, basato su un modello di Graduation Approach, combina un rafforzamento dal punto di vista economico, alimentare e di sostentamento verso un miglioramento della resilienza e autosufficienza.

Repubblica Democratica del Congo

Rispondendo ai bisogni di migliaia di sfollati, in viaggio a causa dei continui conflitti. AVSI aiuta queste famiglie distribuendo beni di prima necessità, garantendo un’istruzione di qualità per bambini e ragazzi, e attraverso progetti di cash transfer grazie a fondi di UNICEF e UNHCR.

Kenya

Lavorando al fianco dei rifugiati nel campo di Dadaab, con interventi educativi e di formazione degli insegnanti finanziati dall'Ufficio per la Popolazione, i Rifugiati e la Migrazione (PRM) del Dipartimento di Stato americano, Unione Europea e UNHCR.

Palabek refugee camp, Uganda
Dadaab refugee camp, Kenya

Costa d’Avorio

Con progetti che mirano a sensibilizzare sui rischi legati alle migrazioni, per prevenire movimenti irregolari di richiedenti asilo e il traffico di migranti. Queste attività ricevono il supporto dell’Unione Europea (fondo AMIF) e della Conferenza Episcopale Italiana. Con la collaborazione di IOM e Caritas Tunisia, AVSI è coinvolta nei processi di Ritorno Volontario Assistito e Reintegrazione.

Rwanda

Rafforzando il sistema di protezione all’infanzia nei campi rifugiati in collaborazione con UNICEF.

Coopérative des potières in Katiola, Ivory Coast

Libano

Implementando progetti che supportano famiglie siriane in 26 insediamenti informali di rifugiati. Le attività principali si concentrano sull’educazione e la protezione dell’infanzia, ma anche sulla formazione degli insegnanti e sul supporto psicosociale alle famiglie dei bambini colpiti dai traumi della guerra.

Giordania

Con progetti volti a garantire un alloggio decoroso e corsi di formazione professionale per le comunità palestinesi e irachene; ma anche con iniziative di educazione e formazione per rifugiati siriani. AVSI è inoltre impegnata nel progetto di rigenerazione urbana “Green infrastructure rehabilitation intervention”, finanziato da GIZ per rafforzare la resilienza di rifugiati siriani e comunità ospitanti.

Iraq

Supportando i rifugiati appena arrivati e supportando gli sfollati a Erbil e gli abitanti del campo profughi. AVSI lavora in ambito educativo, assicurando ai bambini un posto sicuro dove studiare e giocare all’asilo di Qaraqosh.

Informal Tented Settlement in Marjayoun, Lebanon
Kindergarten in Qaraqosh, Iraq

Siria

Con il progetto "Ospedali Aperti" che mira a riabilitare tre ospedali no profit a Damasco e Aleppo, e a garantire cure mediche gratuite a siriani poveri. AVSI supporta anche attività rivolte a donne e bambini nelle due città.

Ecuador

Affiancando la popolazione di rifugiati provenienti da Colombia e Venezuela a Quito.

Mounira and Abdallah Maghrebi in Aleppo, Syria

Brasile

Contribuendo all’assistenza dei profughi venezuelani in quattro centri di accoglienza gestiti assieme a UNHCR a Roraima. AVSI supporta i rifugiati Venezuelani in Brasile dal loro arrivo ai centri di accoglienza, fornendo assistenza medica, opportunità educative e formazione professionale. Grazie a partnership con attività locali, il progetto "Bem-vindo" dà la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro per una migliore integrazione nella società brasiliana.

Italia

AVSI accoglie e accompagna i rifugiati nella ricerca di un'occupazione, dando la possibilità di imparare un lavoro per una migliore integrazione nel tessuto sociale italiano. I progetti sono implementati anche grazie al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR), che ha lo scopo di migliorare le conoscenze sul processo migratorio e il sistema di accoglienza, di sensibilizzare le comunità riguardo la tematica “rifugiati e migranti”, e di promuovere la creazione di nuove collaborazioni attraverso l’ideazione e la gestione di progetti.

Boa Vista refugee settlement, Brazil
Cook to restart, Italy

AVSI lavora ogni giorno con i rifugiati per migliorare la loro resilienza ai cambiamenti e ai conflitti, attraverso l’educazione e il rafforzamento socio-economico. Per far fronte a questa sfida comune è necessaria la collaborazione tra organizzazioni della società civile, imprese locali, settore privato, istituzioni locali, nazionali e internazionali. AVSI promuove un cambiamento culturale per combattere atteggiamenti intolleranti verso rifugiati e migranti, considerando la persona, la sua storia e i suoi bisogni, non solo numeri e statistiche.