Stamattina, missione al Nord del Libano. Parto con la collega Elissar dalla sede di AVSI Libano, a Jounieh (vicino a Beirut) per andare ad Aabdeh, per visitare la scuola agricola in cui stiamo implementando un corso.
La scuola si trova all’interno di una base militare. Mi sembra, a distanza di una missione all’altra, che lo spazio occupato da “loro” diventi sempre più grande. Più veicoli militari, più militari.
Per entrare c’è un posto di blocco. Un militare con un’arma penzoloni ci guarda, ci riconosce. Apre il cancello e ci fa passare.
Entriamo nell’edificio. Ci dirigiamo verso l’aula dove troviamo Sonia, l’insegnante di giardinaggio e gli studenti.
Ci raccontano che nei giorni scorsi, insieme all’instegnante Moukhles hanno pulito e risistemato il giardino. Oggi il compito è travasare delle piante nelle aiuole. Sempre all’interno della base militare.
Anche se la scuola è un edificio sterile, con i militari attorno, ciò non vuol dire che non possa essere bella o accogliente. Per le persone che vi entrano. Per gli studenti che seguono le lezioni e, in qualche modo, la abitano.
Medyan, il ragazzo con la maglia nera nella foto qui sopra ha 17 anni e ha lasciato la scuola al settimo livello. In gergo, lo chiamiamo “out of school”. Vari motivi, probabilmente. Ma forse, non proprio una sua decisione. Forse non era questo il suo desiderio.
Perché, da quando ha iniziato il corso con noi, non ha perso neanche una lezione. Prende appunti in classe. Fa domande. Durante le lezioni pratiche è il primo a sporcarsi le mani. Per mettere in pratica ciò che ha imparato in aula, proprio come nella foto. Questo ci dice Sonia.
Vive in una zona agricola e tra le più povere del Libano. Sembra assetato di quella conoscenza pratica che potrebbe permettergli di sostenere la sua famiglia. E poi si vede che è una cosa che gli piace. Che è frutto del suo desiderio.
Ma, non può iscriversi ufficialmente all’interno della scuola agricola per seguire il percorso formativo che dura 3 anni e alla fine della quale otterrebbe il certificato (simile al nostro diploma). Perché non ha finito la scuola. Non ha raggiunto il 9 livello (cioè non ha completato quella che in Italia sarebbe la scuola secondaria di primo grado) necessario per l’iscrizione.
Esco con Elissar e iniziamo a pensare come possiamo supportare l’interesse e desiderio di questo ragazzo.
D’altronde, la base militare non sarà l’unica cosa che potremmo far fiorire, no?
AVSI è in Libano dal 1996 con progetti di sviluppo in diversi ambiti, con un'attenzione particolare all'educazione. AVSI Libano sostiene 8 scuole agrarie con l'obiettivo di formare competenze specializzate e immediatamente utilizzabili nel settore dell’agricoltura, uno dei più importanti per l'economia del paese (rappresenta il 4% del PIL).
Oggi, in Libano, siamo impegnati in una campagna per sostenere 142 famiglie siriane dei campi profughi del sud, permettendo anche ai giovani rifugiati di frequentare scuole professionali e poter accendere al mondo del lavoro.