AVSI con le belle collane di carta riciclata dell'amica Rose, del Meeting Point di Kampala (Uganda), a Tuttunaltrafesta family, la festa del mercato equo e solidale, che si tiene nei giardini del Pime, a Milano, dal 18 al 20 maggio. Vieni a trovarci!
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Perle di carta dall'Uganda
Siamo a Kireka, lo slum di Kampala, la capitale dell'Uganda. Barattoli di colla e strisce di carta colorata presa da riviste raccolte qua e là. Basta poco a un gruppo di donne per creare straordinarie collane. Pazienti, arrotolano la carta, ne fanno palline che, infilate una dopo l'altra, diventano colorati monili. Basta un po' di colla per consolidarle e conferire loro la lucentezza finale. Ma la situazione di queste donne non è sempre stata così.
Quando Rose Busingye, infermiera africana, ora direttrice del Meeting Point International partner di AVSI a Kampala, per la prima volta raggiunse Kireka, verso i primi Anni 90, vi trovò decine di madri intente a spaccare pietre con martelletti di fortuna; ne facevano ghiaia da rivendere per qualche dollaro al giorno. Per loro era l'unica occupazione per sfamare i figli e quanti la guerra e l'Aids ha reso orfani. I mariti sono pochi, quelli rimasti bevono. Sporcizia e cloache a cielo aperto caratterizzano il quartiere. In quelle fogne i bambini di Kireka, prima dell'arrivo di Rose, passavano la giornata.
“Ho iniziato insegnando a queste donne le basi per la corretta nutrizione dei bambini e soprattutto ad amarli. Curando i loro figli hanno sentito l'esigenza di migliorare loro stesse. Abbiamo così avviato un corso di alfabetizzazione e, oggi, fanno anche queste bellissime collane. Così non si spezzano più la schiena con le pietre”.
Quelle famose pietre che nel 2005, dopo che l'uragano Katrina si era spazzato via tutte le case di New Orleans, le ha viste ancora più unite per devolvere in beneficenza il loro piccolo guadagno di una giornata a favore di altre donne, nere come loro, al di là dell'Oceano. “E' stato commovente quando mi hanno portato i soldi” Ricorda Rose “Mi hanno detto: mandali alle nostre sorelle in America che stanno soffrendo. Questo nostro piccolo dono come segno delle nostre lacrime. In questo momento, loro, hanno più bisogno di noi.” La carità alla rovescia, ripetuta nel 2009 per le famiglie italiane vittime del terremoto in Abruzzo. “Volevano partire con un pullman per l'Aquila per portare il loro aiuto, senza capire le distanze…”
Nel 2008, l'impegno delle donne di Rose del Meeting Point viene ben tratteggiato nel documentario “Greater” che il regista afro americano Spike Lee premia al festival del cinema di Cannes, sfoggiando una delle loro collane
“Un'opera straordinaria che fa a pezzi i soliti luoghi comuni dell'Aids e nella quale il cuore vince sul pregiudizio e la malattia”
Dalla vendita di questi gioielli è stata possibile la costruzione della Luigi Giussani High School una scuola per 400 ragazzi a Kampala. Un progetto d'amore grande perché il desiderio di assicurare un futuro ai loro figli e alle generazioni che verranno è più forte della malattia.