Il nuovo Ambasciatore Italiano in Giordania Patrizio Fondi, a poche settimane dalla nomina, ha fatto la sua prima uscita fuori Amman per visitare il campo profughi di Jerash e osservare i lavori eseguiti e quelli da realizzare nella terza fase dell'Iniziativa di emergenza in favore dei profughi palestinesi in Giordania del Programma Aid 9092, che ha lo scopo di garantire uno standard di vita dignitoso ed alleviare i gravissimi disagi che vivono, migliorando le condizioni di vita all'interno dei campi.
La Giordania è il paese con il più elevato numero di rifugiati palestinesi al mondo: quasi due milioni in totale su una popolazione complessiva di 6,5 milioni di abitanti. Il Paese ha accolto i profughi palestinesi nel corso di tutte le crisi principali del conflitto israelo - palestinese ed in particolare a seguito degli eventi bellici del 1948 e del 1967. Gran parte del flusso migratorio palestinese si è integrato nella società giordana, ma una percentuale importante, circa il 18%, vive ancora nei campi profughi.
Il Campo di Jerash, fondato nel 1968, è situato su una superficie di circa 500.000 metri quadrati, con una popolazione stimata in circa 24.090 abitanti, 4.726 nuclei familiari e 2.722 unità abitative. A differenza degli altri campi profughi in Giordania, quello di Jerash ha una popolazione quasi esclusivamente composta da profughi palestinesi provenienti dalla Striscia di Gaza, il 96% dei quali è titolare di passaporto giordano temporaneo che non da' diritto ad un “numero nazionale”: in questo modo quasi tutti i residenti di questo campo non possono essere considerati cittadini giordani, con conseguenti forti restrizioni all'accesso ai servizi sanitari ed educativi ed al mondo del lavoro regolare. Il tasso di disoccupazione della popolazione del campo di Jerash, infatti, tra i più alti del Paese, raggiunge il 39%. La densità abitativa nel campo è dell'88% ed il 64% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà, con un reddito procapite inferiore ai due dollari al giorno.
L'Ambasciatore è stato accompagnato dall'Ing. Mahmoud Al Aqrabawi, capo del Dipartimento degli Affari Palestinesi, dal Dott. Amjad Yaqaba, responsabile dell'Ufficio della Cooperazione dell'Ambasciata Italiana di Amman e da una delegazione dell'Ambasciata Italiana. Ad accoglierli a Jerash il direttore del campo Ahamd El Abssy e per AVSI l'Ing. Simon Suweis.
Dopo il benvenuto del comitato che ha sottolineato l'importanza del sostegno italiano, l'Ambasciatore Fondi ha confermato la profonda amicizia che lega il popolo italiano con quello giordano e palestinese e l'interesse e impegno dell'Italia nel continuare a sostenere il popolo palestinese nei campi profughi.
Il programma prevede la riqualificazione delle abitazioni all'interno del campo di Jerash per assicurare le condizioni di vita minime necessarie ai rifugiati palestinesi residenti. L'Ambasciatore ha visitato le zone dove si stanno costruendo le 31 unità abitative e dove si svolgono le varie attività realizzate da AVSI presso il centro per disabili del campo.
Importanti nel programma anche le attività di formazione professionale volte a favorire l'accesso al mondo del lavoro per giovani e disoccupati del campo ed in particolare a donne e disabili per favorirne l'integrazione nella società giordana, promuovendo il miglioramento dello standard economico dei nuclei familiari mediante l'avvio di piccole attività generatrici di reddito. Fondi ha avuto l'occasione di visitare la falegnameria sostenuta da AVSI, dove vengono prodotti manufatti di legno, mobili, porte e giocattoli, e il centro Woman Program Centre dove le donne svolgono produzioni artigianali, come saponi, profumi e ricami.