Italia-Haiti, la vocazione sociale della ricerca

Data 19.09.2013

Haiti1Da FamigliaCristiana.it
di Francesco Rosati

Come si nutre il pianeta: il convegno "Haiti Day" a Milano ha confermato l'importanza della collaborazione tecnico-operativa tra mondo accademico e realtà No Profit

"Un filo da solo si strappa. Unito insieme ad altri fili, resiste". In queste parole si può cogliere tutto il senso dell'incontro "Haiti Day" che si è tenuto il 25 settembre presso l'Università degli Studi di Milano: la cooperazione internazionale deve passare necessariamente attraverso una collaborazione multidimensionale tra soggetti diversi, tra mondo accademico e realtà Profit e No Profit.

Il convegno ha ripercorso infatti la partnership accademica che, da fine anni Novanta, si è realizzata tra la Facoltà di Agrara dell'Università degli Studi di Milano e la Faculté d'Agronomie dell'Università UNDH di Haiti, cogliendo l'occasione della presenza in facoltà di due studentesse haitiane che, per 9 mesi, hanno svolto un progetto di ricerca sulla filiera del latte.

Ma non solo. Su di un ponte costruito in ambito accademico si sono innestate uno scambio di esperienze e una fruttuosa contaminazione di competenze nel settore agro-alimentare, partendo da un assunto tanto scontato quanto inaccettabile: "La natura fornisce tutto: com'è possibile, quindi, che ci siano bambini malnutriti? Haiti è un esempio calzante di questa situazione, è un Paese ricco di risorse ma povero di competenze", spiega Maria Teresa Gatti di Fondazione Avsi, relatrice al convegno.

In questo senso si è inserito il progetto Aquaplus del Dipartimento “Acqua Energia per la Vita” istituito da Expo 2015 e da Rotary International all'interno della Fondazione Rotary Club Milano per Milano, e che ha come partner Università degli Studi di Milano, Fondazione Avsi, MLFM e Unicredit Foundation: Aquaplus ha permesso di finalizzare la ricerca verso quelle filiere con maggiori potenzialità per Haiti.

In particolar modo si sono ricercate migliorie agronomiche volte alla preparazione di cibi rinforzati per l'infanzia, dall'alto valore proteico e vitaminico, per combattere la denutrizione ancora largamente diffusa nei bambini sotto i 5 anni d'età.

Il progetto pertanto ha avuto pertanto due fasi: nella prima si è provveduto alla riscoperta della tradizione alimentare haitiana, per esempio attraverso l'utilizzo dell'Akamil, una farina locale. Nella seconda, con l'intervento del Centro di Ricerca dell'Università degli Studi di Milano, si è lavorato per trovare altri cibi, rigorosamente locali, da aggregare.

La produzione locale di Moringa è apparsa la più indicata. Viene chiamata "pianta del miracolo", per l'alto apporto vitaminico e proteico e perché la pianta cresce ovunque, in quelle aree tropicali e subtropicali dove il problema della malnutrizione infantile è più impellente. E' stato così lanciato, dai ministeri della Salute e dell'Agricoltura haitiani con il Comitato per la lotta alla fame, un programma di incentivazione della Moringa a livello nazionale. Il programma sarà parte integrante della partecipazione di Haiti a Expo 2015 di Milano, che come noto avrà per tema "Nutrire il Pianeta - Energie per la vita".

La Moringa, pianta simbolo di uno sviluppo possibile e sostenibile per Haiti. "L'incentivazione della Moringa rappresenta il frutto di una collaborazione multidisciplinare, che può portare miglioramenti concreti nella vita della popolazione haitiana sotto molteplici aspetti", conferma Maria Teresa Gatti. "Dal punto di vista ambientale, grazie alla riforestazione, da quello socio-sanitario, grazie ai miglioramenti nell'alimentazione e, non ultimi, dal punto di vista educativo e socio-economico, grazie a una migliore formazione agronomica e con la creazione di una filiera produttiva".

In definitiva "Haiti Day" ha confermato l'importanza del "fare rete" e del creare punti di contatto tra ambiti diversi. Soprattutto ha evidenziato che la ricerca può essere una "pratica buona" ad alta vocazione sociale e diventare veicolo di progresso e sviluppo concreto per la vita delle persone, in ogni parte del mondo.

Haiti Day - 25 settembre

Un incontro che racconta il “ponte accademico” partito nel 97 tra la Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Milano e la Faculté d'Agronomie dell'Università UNDH di Haiti, e proiettato verso EXPO 2015 con il Rotary di Milano e il programma “Aquaplus”. Un ponte che da sempre AVSI ha affiancato.

L'occasione è offerta dalla presenza di due studentesse haitiane della UNDH che hanno svolto 9 mesi di ricerca presso la facoltà di Agraria di Milano, concentrandosi sulla filiera del latte.
Il “ponte accademico” è stato percorso negli anni da docenti e studenti haitiani e italiani che hanno “contaminato” le competenze, fondamentali, infatti, per generare sviluppo e migliorare le condizioni di vita di una popolazione che dispone di tante risorse ma ancora deve trovare la strada per farle fruttare.

L'esperienza di Aquaplus, poi, ha permesso di consolidare questo ponte e di finalizzare la ricerca alle filiere identificate come più rilevanti per le potenzialità di Haiti, della zona di Les Cayes: oltre al latte, mais e manioca, sulla cui lavorazione sta partendo una unità di trasformazione realizzata col contributo di Unicredit Foundation.

Una particolare attenzione si sta concentrando sulla preparazione di cibi rinforzati per l'infanzia. La denutrizione, infatti, è ancora un fattore presente in quelle zone. Le famiglie sono povere per procurarsi cibi proteici in fase di svezzamento, per cui l'alimentazione dei bambini sotto i 5 anni è ancora scarsamente nutritiva. Con alcune produzioni locali, quali la moringa, le due università stanno sperimentando formule per ottenere cibi che contengano tutti gli elementi nutrizionali necessari alla crescita. È noto infatti che una alimentazione carente di proteine e micronutrienti sotto i 5 anni limita lo sviluppo armonico della persona.

Filo rosso di tutto questo è l'acqua, risorsa preziosa per la salute umana e per lo sviluppo rurale. Il programma di incentivazione della moringa è stato lanciato a livello nazionale dal comitato per la lotta alla fame, che coinvolge il ministero dell'Agricoltura e il ministero della Salute e sarà un fiore all'occhiello per la presenza di Haiti all'Expo 2015, che Milano ospiterà dal 1 maggio al 31 ottobre 2015 con il tema “Nutrire il Pianeta; Energia per la Vita”.

L'incontro rappresenta quindi un'occasione per evidenziare come la ricerca ha ancora una vocazione “sociale” e permette di incidere positivamente sulle condizioni di vita delle persone, e che può svolgere il suo ruolo di identificare le potenzialità e i metodi per svilupparli.

Scarica il programma dell'Haiti Day

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