In ricordo della piccola Maddy: un aiuto concreto a centinaia di bambini in Uganda

Data 12.12.2019

Maddy a cinque anni era già brava a fare le addizioni e sapeva scrivere. Ma non ha potuto frequentare la scuola, un tragico incidente l'ha strappata alla sua famiglia. Ora, in ricordo di Maddalena Dominioni, mamma Francesca Matteri e papà Stefano Dominioni hanno fondato a Como la onlus "Un arcobaleno per Maddy" che ha scelto di sostenere proprio i bambini che, come Maddalena, sognano di andare a scuola. Grazie alle donazioni raccolte dall'associazione 430 bambini tra i 3 e i 12 anni potranno frequentare la scuola materna e primaria Luigi Giussani, a Kampala, in Uganda.

I fondi raccolti da “Un arcobaleno per Maddy”, infatti permetteranno di dare continuità alle attività della scuola Luigi Giussani un centro educativo di eccellenza in uno degli slum più poveri di Kampala. AVSI potrà acquistare materiale didattico, formare gli insegnanti, avviare corsi per i genitori e attività sportive e ricreative per gli studenti. Per scoprire insieme la bellezza del crescere e di imparare in un ambiente sicuro e attento ai bisogni di tutta la comunità.

«Ora nostra figlia sarà un po' di tutti - spiega commossa Francesca Matteri - Grazie al sostegno di famigliari, amici, conoscenti e di persone che pur non conoscendoci, credono in noi e alla nostra volontà di portare Maddy in giro per il mondo e nel cuore della gente, abbiamo dato vita all’associazione in sua memoria. Il nostro desiderio è quello di poter aiutare i bambini dando loro un futuro migliore e un futuro migliore, soprattutto nei paesi più poveri, lo si può garantire attraverso l'istruzione. Così con AVSI le idee si sono schiarite i sogni hanno potuto prendere forma; i nostri e quelli di Maddy che a scuola ci sarebbe dovuta andare dopo qualche mese»

LA SCUOLA LUIGI GIUSSANI

La Luigi Giussani sorge nell’area dello slum Kireka che durante la guerra civile in Uganda accolse la tribù degli Acholi in fuga dalle atrocità di Kony. È stata voluta da un gruppo di donne sopravvissute a violenze di ogni genere, desiderose di garantire ai propri figli una buona educazione quindi un buon futuro. Non si sono risparmiate e con pazienza e tenacia, hanno lavorato per anni in una cava del quartiere, spaccando con piccoli martelli pietre da rivendere. Hanno realizzato e venduto le collane di perle di carta colorata, e sono riuscite a sostenere una parte significativa delle spese di costruzione della scuola, inaugurata nel 2005 grazie alla partnership con AVSI.