Un pacchetto turistico in Uganda che prevede la visita a tre comunità locali. E' il fulcro di un'iniziativa di AVSI in partnership con il tour operator Matoke Tour, nell'ottica di uno sviluppo turistico sostenibile per le popolazioni locali.
Dal 9 al 12 settembre Matoke Tours presenterà i suoi viaggi, con un focus sul turismo sostenibile. Per l'occasione i visitatori saranno coinvolti con Google Glass in un safari tour virtuale. Virtual Gorilla è una serie di film grazie ai quali fare un'esperienza di viaggio virtuale in Uganda.
Uno dei video realizzati rappresenta la prima esperienza di safari in realtà virtuale, realizzato da due filmaker olandesi, è diventato virale, con il gorilla che durante le riprese ha preso in mano la videocamera e ha iniziato a riprendersi:
Il nord dell'Uganda gode di un potenziale turistico eccezionale, con splendidi paesaggi in gran parte inesplorati e, una volta tracciati i primi itinerari e formato le guide locali, la natura e la cultura ugandesi potranno rappresentare una fonte di sviluppo economico alternativo e un nuovo strumento di emancipazione per le singole persone. Una tematica significativa anche in virtù del dibattito intorno alla sostenibilità dello sviluppo che si sta svolgendo intorno a EXPO 2015.
Rimasto fuori dal circuito turistico internazionale per più di vent'anni, a causa della guerriglia tra forze armate governative e ribelli. Ora che la regione gode di una maggiore stabilità, il paese africano sta puntando ad attrarre visitatori da tutto il mondo come nuova opportunità di sviluppo per le comunità delle aree a nord.
In questo contesto, Fondazione AVSI collabora con Matoke Tour, secondo tour operator più importante del paese, per garantire la sostenibilità del turismo e di far sì che i benefici economici siano equamente distribuiti tra la popolazione locale, in virtù di un'esperienza nell'ambito della cooperazione allo sviluppo che in Uganda dura dal 1984.
L'esperienza di AVSI nel turismo sostenibile, nata a gennaio del 2014, presentato venerdì nel corso di una tavola rotonda del Fuori Bit 2015, tradizionale evento organizzato in occasione della più importante kermesse turistica italiana da l'Arcidiocesi di Milano, CEI e Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti. Nell'ambito del percorso di avvicinamento a EXPO2015.
L'evento, dal titolo "Il turista vivenziale protagonista dello sviluppo comunitario", si è tenuto venerdì 13 febbraio alle ore 10 presso l'Ambrosianeum di Milano (Via delle Ore, 3, Milano)
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“Una destinazione turistica - ricorda il Messaggio del Pontificio Consiglio della pastorale per i Migranti e gli Itineranti di quest'anno - non è soltanto un bel paesaggio o una confortevole infrastruttura, ma è, anzitutto, una comunità locale, con il suo contesto fisico e la sua cultura. Occorre promuovere un turismo che si sviluppi in armonia con la comunità che accoglie, con l'ambiente, con le sue forme tradizionali e culturali, con il suo patrimonio e i suoi stili di vita. E, in questo incontro rispettoso, la popolazione locale e i visitatori possono instaurare un dialogo fecondo che incoraggi la tolleranza, il rispetto e la reciproca comprensione”.
Proprio in questa direzione si pone il convegno del Fuori Bit. I relatori alla tavola rotonda sono stati: Francesca Oliva (Avsi) che insieme a Dario Ferroni ha illustrato un progetto di turismo sostenibile in Uganda; Luciano Gualzetti (vice commissario del padiglione della S.Sede all'Expo) che ha presentato il ricco calendario degli appuntamenti ecclesiali durante i sei mesi di Expo; Silvano Mezzenzana (Duomo viaggi) che ragguaglierà - sempre in ordine ad Expo - sulla possibilità di una biglietteria per diocesi, parrocchie, movimenti, oratori...; Gian Battista Muzzi e Bruno Cesca (Associazione Longobardia) che hanno presentato l'Itinerario Culturale “Longobard Ways of Europe”.
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