Ibrahim cammina: come abbiamo usato le donazioni del 5×1000 dello scorso anno

Data 13.05.2020

Estate 2018. Ibrahim è un contadino siriano di 32 anni. Conduce una vita socialmente attiva, piena di interessi ed è un gran lavoratore finché non è costretto dalle circostanze ad abbandonare la sua casa e trasferirsi a Damasco. Ama la sua famiglia, soprattutto il figlio di appena un anno e mezzo, al quale spera di donare un futuro sereno. Come ogni uomo, come ogni padre. Ma Ibrahim vive in Siria, dove un giorno una bomba gli esplode addosso.

È un attimo, un lampo di luce fosca: Ibrahim non riesce a rialzarsi, un ordigno ha sbriciolato le mura della casa confinante e lo ha ferito alla gamba destra. Le sue condizioni non sono buone.

Nel suo paese, lacerato dalle ostilità, neanche le cure mediche sono facilmente accessibili, soprattutto ai meno abbienti. Ibrahim viene trasportato all’Ospedale Francese della capitale dove è in atto il progetto Ospedali Aperti in Siria, ideato dal Nunzio Apostolico Mario Zenari ed attuato da AVSI per offrire cure e sostegno ai più poveri.

La diagnosi: fratture scomposte all’arto inferiore destro. Dopo le medicazioni d’urgenza, per il recupero si rivelano indispensabili alcune operazioni.

E Ibrahim cade in depressione profonda. Malato, ancor più nello spirito che nel corpo: un uomo giovane e forte, abituato a provvedere alla propria famiglia, ridotto all’inattività totale. Non vuole più vivere, ha perso speranza e fiducia nel futuro.

Siria. Ibrahim Derwish (Ospedali Aperti) 1
Siria. Ibrahim Derwish (Ospedali Aperti) 2

Finché il team di assistenti sociali del progetto Ospedali Aperti lo aiuta a riprendersi. L’essere accolto e curato, seguito e ascoltato gli ridonano il coraggio di cui ha estremamente bisogno. Così le ferite dell’animo si rimarginano gradualmente insieme a quelle del corpo.

Gli interventi chirurgici hanno buon esito. Grazie all’inserimento di apposite protesi, in tempi brevi Ibrahim si rimette in piedi. Può iniziare la riabilitazione e a camminare, prima con fatica e cautela, poi con maggior vigore fino a riacquistare il proprio passo. Il suo equilibrio è stabile, riesce anche a correre e saltare.

Estate 2019. Ibrahim riassapora il piacere dell’autonomia: è in grado di camminare da solo e sa, se la situazione nel paese migliorerà, di poter riprendere a lavorare per mantenere la propria famiglia, di poter donare un futuro a suo figlio.

Non si cura delle macerie che lo circondano. Le strade riacquistano vitalità, profumi e colori accesi. Nel suo cuore vede speranza e futuro.

AVSI nel 2019 ha ricevuto 489.825,00 euro grazie alle firme raccolte con il 5x1000. Il contributo totale è stato destinato al progetto Ospedali Aperti per curare gratuitamente i siriani poveri, come Ibrahim.

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