Haiti dopo l’uragano. Concluso il primo round di aiuti

Data 11.12.2016
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Gli aggiornamenti da Haiti sulle conseguenze dell'uragano Matthew e sul lavoro di AVSI a supporto della popolazione.

Aggiornamento 12 dicembre

La settimana scorsa si è concluso il primo round di distribuzioni di cibo e acqua nelle aree più colpite dall'uragano Matthew, organizzate da AVSI insieme al World Food Programme. Sono state raggiunte circa 24.500 persone, in particolare nel sud di Haiti, con un totale di 300 tonnellate di alimenti.

Il lavoro di AVSI per far fronte all'emergenza procede in vista di una seconda tornata di aiuti per circa 35mila persone in due comuni colpiti dalla catastrofe e di una distribuzione speciale per portare cibo a 11.500 bambini sotto i 5 anni e quasi 5mila donne incinte.

Aggiornamento 30 novembre

"La popolazione di Haiti vive in condizioni inammissibili, bisogna fare di più e farlo più in fretta". Fiammetta Cappellini, ospite di Rai Radio 1, Voci del Mattino, racconta Haiti dopo l'uragano e le elezioni.

Ascolta la trasmissione, Fiammetta dal minuto 13.16

Aggiornamento 18 novembre

"Per il suo prezioso contributo alle attività di riduzione della violenza nelle comunità di Haiti" Fondazione AVSI è stata invitata a partecipare al summit a New York per il decimo anniversario della realizzazione dei programmi delle UN Peacekeeping. AVSI infatti è presente sull'isola fin dal 1999 e oltre ad intervenire in situazioni di estrema emergenza come il terremoto del 2010 e l'uragano dello scorso ottobre, rimane al fianco della popolazione per far nascere vero sviluppo per ogni singola persona incontrata e l'intera comunità.

Aggiornamento 14 novembre

Nel weekend sono riprese le attività di distribuzione di cibo e acqua alle vittime dell'uragano di Haiti, organizzate da AVSI insieme al World Food Programme. Sabato 12 novembre, con il supporto di un elicottero del WFP, sono state rifornite circa 1000 persone con razioni di cibo per un mese nella località di Chantal, nella regione di Les Cayes.

Aggiornamento 7 novembre

A un mese dall'uragano, la giornalista di Avvenire Lucia Capuzzi ha scritto un resoconto sulla situazione ad Haiti, uscito domenica 6 novembre sul quotidiano. Racconta il sud del Paese messo in ginocchio dalla catastrofe, i segni della devastazione visibili dappertutto, la mancanza di cibo, l'esasperazione della gente che attacca i convogli. Il suo pezzo è online e potete leggerlo qui.

"Il tempo della nuova semina si avvicina. I contadini, però, non hanno niente da piantare: se non riceveranno al più presto aiuto, sarà la carestia. A questo si somma la recrudescenza del colera e di altre malattie infettive a causa delle precarie condizioni igieniche. Le Nazioni Unite sono state chiare: necessari 120 milioni di dollari per affrontare l'emergenza [...] Ne sono arrivati a malapena sedici.", ha scritto Lucia Capuzzi su Avvenire. L'articolo integrale lo trovate a questo link.

Aggiornamento 3 novembre

Cresce la tensione a Les Cayes, in seguito alla morte di un ragazzo per mano delle forze dell'ordine e alle conseguenti proteste della popolazione scoppiate il primo novembre in città. Per ragioni di sicurezza, tutte le attività di distribuzione di acqua e alimenti sono state temporaneamente sospese.

Fondazione AVSI prosegue con tutte le altre attività di emergenza: dalla protezione dei minori, agli interventi in ambito nutrizionale e agricolo. Parte dello staff di AVSI ad Haiti è in queste ore in missione a Tiburon insieme a rappresentanti del Ministero dell'educazione per pianificare i lavori di ristrutturazione in cinque scuole pubbliche locali, nell'ambito di un progetto finanziato da Unicef.

Aggiornamento 2 novembre

Continua il lavoro dello staff di AVSI insieme al World Food Programme (WFP) per portare cibo e acqua alle vittime dell'uragano, in particolare ai bambini, la fascia di popolazione più colpita e più a rischio di subire le conseguenze della catastrofe.

L'Onu ha calcolato che il numero di haitiani colpiti dall'uragano supera i due milioni e che quasi la metà di loro sono bambini, mentre i minori di cinque anni a rischio malnutrizione acuta sono già più di 120mila.

Ecco perché nei giorni scorsi la priorità delle attività di distribuzione di AVSI e WFP è stata quella di rifornire gli orfanotrofi nella zona di Torbeck, una delle più colpite dalla catastrofe.

Domenica 31 ottobre, il rappresentante di Unicef ad Haiti, Marc Vincent, ha fatto visita all'orfanotrofio Le Reconfort, a Torbeck, per seguire le attività di supporto organizzate da AVSI e in occasione del lancio di un nuovo progetto di sostegno ai bambini dell'area, realizzato da AVSI insieme all'agenzia dell'Onu.

Nel frattempo cresce la tensione nella città di Les Cayes. La folla è scesa in strada nella giornata di ieri 1 novembre per protestare contro le forze dell'ordine, dopo la morte di un ragazzo per mano di un agente di polizia nel corso di una distribuzione di cibo.

 

Aggiornamento 26 ottobre

Permettere alle madri di mantenere i propri figli e così tenerli lontani dalla strada e dalle criminalità organizzata. È stato questo uno degli obiettivi di un progetto realizzato ad Haiti da AVSI con il finanziamento dell'Unione Europea. Il progetto si è chiuso oggi, dopo tre anni in cui sono stati coinvolti circa 1.100 bambini vittime di violenza, 400 famiglie, 2.400 studenti e 140 insegnanti di 20 scuole e più di 200 membri delle organizzazioni comunitarie di base. Ad Haiti non c'è solo miseria e devastazione ma anche questi grandi segni di rinascita.

Clicca qui per scoprire il progetto.

Guarda il video sulle mamme coinvolte nel progetto:

Aggiornamento 24 ottobre

Una seconda testimonianza da Haiti della nostra Fiammetta Cappellini, responsabile dei progetti di AVSI sull'isola, racconta la situazione nel Paese dopo il devastante uragano Matthew. Clicca qui per leggere il suo intervento.

Aggiornamento 20 ottobre

Aggiornamento 17 ottobre

Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon si è recato in visita ad Haiti nelle regioni colpite dall'uragano Matthew che ha causato oltre mille morti. "Sono davvero molto triste nel vedere tutta quest devastazione - le sue parole - sono qui per offrire la mia solidarietà al popolo haitiano, sappiate che il mondo è al vostro fianco"

Aggiornamento 14 ottobre

Il segretario generale dell'ONU Ban Ki-Moon sarà ad Haiti sabato 15 ottobre in visita alle zone più colpite dall'uragano Matthew. Ban Ki-Moon è atteso nella località di Les Cayes nel sud dell'isola dove la catastrofe ha causato i danni peggiori distruggendo i raccolti e le case. Lo staff di AVSI in Haiti sta lavorando proprio nella zona di Les Cayes insieme al World Food Program per garantire una razione mensile di riso, fagioli e olio a 19.900 famiglie rimaste senza cibo e senza casa.

Aggiornamento 11 ottobre

Il 12 ottobre lo staff di AVSI inizierà un lavoro di distribuzione di kit alimentari alla popolazione nell'area di Les Cayes. Un'attività in collaborazione con il World Food Programme e che coinvolgerà oltre 19.900 famiglie.

Le parole di F.Cappellini su IlSussidiario

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Le parole del nostro segretario generale a TGR minuto 2:10
Le parole di F.Cappellini su Avvenire
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Nell'area di Port au Prince molte case sono state danneggiate soprattutto nella zona di Bas Fontaine (Cité Soleil), dove gli allagamenti hanno raggiunto livelli gravi. Qui c'è bisogno di kit sanitari e di interventi urgenti di riparazioni‎ per riabilitare i servizi di base.

A Torbeck la situazione è più complessa, perché l'uragano si è abbattuto con maggior violenza sul Département du Sud. La città di Les Cayes è inondata. Sulla piana di Torbeck, secondo alcuni testimoni raggiunti al telefono, tutte le case sono state distrutte o danneggiate.
Le comunicazioni e la rete internet in alcune zone ancora non funzionano, per cui è difficile avere un quadro chiaro della situazione. Sono stati allestiti dei centri di accoglienza per le famiglie sfollate che hanno bisogno di ogni tipo di aiuto, alimentare, sanitario, protezione.