Haiti: 1000 alberi in 100 giorni per la riforestazione dell’isola

Data 05.04.2019

Gli alberi di questa settimana sosterranno la riforestazione nelle sezioni comunali di Chantal e Torbeck (vicine alla costa) e in altre zone di confine del Parco Nazionale del Macaya. È lì che Treedom pianterà gli alberi per chi sosterrà l’iniziativa de Linkiesta

Per la nostra campagna “1000 alberi in 100 giorni” ci siamo rivolti a Treedom, piattaforma web nata in Italia nel 2010 che permette di piantare un albero a distanza e seguirlo online. Dalla sua fondazione, avvenuta nel 2010, Treedom ha piantato più di 400mila alberi in Africa, America Latina, Asia e Italia. Alberi, non è secondario, che vengono piantati direttamente da contadini locali e contribuiscono a produrre benefici sociali ed economici, oltre a quelli ambientali.

Questa settimana Treedom pianterà gli alberi che ci donerete ad Haiti, nelle sezioni comunali di Chantal e Torbeck (più vicine alla costa) e in altre zone di confine del Parco Nazionale del Macaya, aiutandoci con la piantumazione di 30 alberi a titolo completamente gratuito, come sostegno al progetto

Ad Haiti piantiamo alberi nel sud del Paese e in particolare nelle sezioni comunali di Chantal e Torbeck (più vicine alla costa) e in altre zone di confine del Parco Nazionale del Macaya. Per le zone di progetto più vicine al mare, la città di riferimento e Les Cayes che ha un porto molto trafficato. Di lì passano soprattutto caffè, canna da zucchero, cacao e vetiver, il cui olio essenziale è molto usato in profumeria e di cui Haiti è il maggior produttore a livello mondiale. Le possibilità commerciali offerte da Les Cayes sono una risorsa anche per i contadini che si prendono cura degli alberi e che possono cogliere ottime opportunità di reddito grazie alla vendita dei frutti. Le comunità che si trovano invece nelle aree più interne, vivono e lavorano tra i suggestivi scenari delle valli intorno al Pic Macaya.

Ad oggi i progetti a cui abbiamo dato vita hanno permesso di piantare oltre 100.000 nuovi alberi ad Haiti. Se questo risultato è stato possibile il merito va anche al nostro partner di progetto: AVSI. Nata nel 1972, AVSI è un’organizzazione non profit che realizza progetti di cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario in 31 Paesi del mondo ed ha una lunga e comprovata esperienza di lavoro ad Haiti, che data indietro al 1999 con numerosi interventi nel campo dell’assistenza sanitaria, sostegno all’alimentazione e allo sviluppo agricolo delle comunità locali.

Piantare nuovi alberi ad Haiti ha un valore enorme proprio in considerazione dei trascorsi di un paese in cui il taglio illegale ha avuto una diffusione endemica. Invertire questa abitudine passa attraverso la possibilità di dimostrare l’importanza che gli alberi hanno per l’intero ecosistema, a partire dal loro ruolo determinante per evitare il dilavamento del terreno ad opera delle frequenti piogge. A rendere più forte l’incentivo a rinunciare al taglio illegale, c’è la possibilità di generare reddito grazie ai frutti degli alberi.