Si celebra il 22 marzo 2011 a Cape Town, la Giornata mondiale dell'acqua (unwater.org/worldwaterday).
Il tema prescelto per il 2011 è “Acqua per le città: come rispondere alle sfide dell'urbanizzazione”, con lo scopo di attirare l'attenzione internazionale sulle conseguenze di una rapida crescita della popolazione urbana, dell'industrializzazione e del cambiamento climatico sulle risorse idriche. In particolare, i riflettori sono puntati sulla carenza di acquedotti e pozzi nel Sud del mondo.
La Fondazione AVSI si impegna da anni in progetti per riqualificare e migliorare l'utilizzo delle risorse idriche in Haiti come in Libano o nei tanti paesi d'Africa.
AVSI IN LIBANO – L'acqua che unisce
Oltre mille ettari di terre abbandonate, un'inesistente gestione delle risorse idriche e due comunità diverse che, dalle sponde del fiume, non si parlavano da anni. Questa la sfida che AVSI si è trovata a dover affrontare nella Piana di Marjayoun, nel sud del Libano. Così, da alcuni anni, si è riusciti a realizzare dei condotti che hanno permesso di razionalizzare una parte del sistema di distribuzione dell'acqua in modo da ridurre del 50% il consumo idrico e di aumentare del 40% le colture nella zona centrale dell'area. Un lavoro impegnativo, che però ha fatto germogliare pratiche di convivenza tra comunità cristiane e musulmane, nel rispetto dell'ambiente e favorendo lavoro e sviluppo per oltre 40.000 famiglie. Il lavoro di esperti italiani e libanesi ha evidenziato infatti come solo una gestione condivisa e razionale della risorsa potesse dare la risposta più efficace al problema e permettere ai contadini di godere degli stessi diritti (e doveri) di accesso all'acqua. Così, tramite la realizzazione di infrastrutture, la formazione degli agricoltori e il sostegno alla Cooperativa Dardara (che oggi lavora con le comunità sciita e cristiana per gestire insieme l'accesso all'acqua) la popolazione cristiana di Qlaiaa e quella sciita di Khiam hanno cominciato a costruire. Insieme.
UN NUOVO FILM
In Libano uno dei grandi programmi di AVSI è il sostegno a distanza a favore di bambini e ragazzi. Storie di vita che migliorano e si snodano lungo la Piana di Marjayoun e raccontate nel nuovo film“Sur les chemins de la Plaine” diretto da Michèle Tyan e finanziato dalla Cooperazione Italiana.
Un documento unico nel suo genere, toccante e inedito, nel quale i beneficiari sono veri attori protagonisti e con una sceneggiatura che narra e mette insieme tutte le attività di AVSI nel paese e ciò che è stato fatto per i bambini e le loro famiglie con il sostegno a distanza. E così ecco Charbel che scrive una lettera ai suoi “parrains” italiani, mentre i giovani Nagham, Elias e Batoul si aggirano per i loro villaggi, come veri reporter, intervistando famiglie beneficiarie per il loro giornalino di classe. Un film vero. Trenta minuti di meravigliosi panorami che dipingono un Libano anche difficile, ma possibile. Trenta minuti di poesia che afferma come sia possibile costruire la speranza.