Il 3 dicembre segna la Giornata internazionale delle persone con disabilità (IDPWD) e oggi le Nazioni Unite ricordano che "non tutte le disabilità sono visibili": dobbiamo ancora diffondere consapevolezza riguardo alle disabilità non immediatamente riconoscibili e lavorare per un mondo in cui le persone non siano caratterizzate dalle loro disabilità, ma dalle loro abilità.
Con questo impegno AVSI, nel campo profughi di Palabeck, in Uganda, grazie al sostegno dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo lavora per aumentare le competenze dei giovani rifugiati, fornendo loro una significativa opportunità per il futuro a partire dalle loro capacità.
Le borse di Denish e Sharon
"Prima della formazione mi sentivo di troppo in questo posto e stavo iniziando a perdermi: tornare a scuola non era certo nei miei pensieri”.
Sono le undici e Denish, 18 anni e Sharon, 19 anni stanno cucendo alcune borse sotto un albero nel campo per rifugiati di Palabek.
Grazie all'incoraggiamento di un gruppo di amici, Denish ha deciso di tornare a scuola quando è riuscito ad accedere all'Accelerated Education Program, un programma che offre una possibilità di accesso all'istruzione a persone svantaggiate, bambini e giovani usciti dal percorso scolastico, in particolare quelli che sono stati costretti a interrompere gli studi a causa di povertà, emarginazione, conflitti e crisi.
Dal 2019, sono 720 i giovani residenti nel campo di Palabek che hanno beneficiato dei corsi di formazione sulle life skills, un insieme di competenze per la vita quotidiana e utili nella gestione dei problemi. L'insediamento ospita attualmente una popolazione di 53.780 persone: l'85% sono donne e bambini e il 22% giovani tra i 15 e i 24 anni.
Dopo quest'esperienza, le ambizioni di Denish stanno crescendo. È grato ai suoi amici e agli insegnanti incontrati durante i corsi di formazione che gli hanno dato buoni consigli e lo hanno aiutato a credere nei suoi sogni. Vuole diventare un medico.
I corsi di formazione di Life Skills sono un modo per sostenere i giovani nell'acquisire abilità pratiche che consentano loro di guadagnare un reddito proprio, ma anche un modo per stare insieme, condividere messaggi di speranza e promuovere la convivenza pacifica.
I giovani sono divisi in gruppi da 20 a 25 con maschi e femmine in ugual numero per consentire di costruire legami forti e lavorare a stretto contatto tra loro. Denish e Sharon, che appartengono allo stesso gruppo, grazie alla supervisione di Clara, loro insegnante e punto di riferimento nell'insediamento, hanno cucito 20 borse artistiche utilizzando tessuti forniti da AVSI e ne hanno vendute 17. Clara insegna anche alle ragazze come prendersi cura dell'ambiente circostante e dell'igiene personale.
“Avere un'occupazione, soprattutto durante questo lockdown, è importante per noi ragazze poiché possiamo permetterci di comprare alcune cose da sole. Con la mia parte, ho comprato biancheria intima e cucito materiale per il mio assorbente riutilizzabile. Non ho più paura di uscire di casa durante quel periodo del mese."
Denish invece ha comprato sapone, sale e qualche pomodoro per insaporire i propri pasti in casa. "Quando sono tornato a casa con i pomodori e il sale e li ho dati a mia madre per preparare il pranzo, ero felicissimo perché per la prima volta stavo contribuendo al benessere della mia famiglia".
Grazie al finanziamento dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), AVSI può sostenere i giovani e la loro formazione fornendo un'opportunità significativa per la costruzione del loro futuro.