Giordania. Dalla protezione all’empowerment

Data 14.02.2020

Nonostante possieda un alto tasso di alfabetizzazione femminile, la Giordania registra una delle percentuali più basse al mondo di partecipazione economica delle donne. Allo stesso modo, l'accesso agli organi nazionali e municipali politici rimane, per loro, circoscritto.

Per di più, in questo paese la violenza contro il genere femminile è un fenomeno persistente e sfaccettato: il matrimonio precoce rappresenta un grave rischio per le ragazze tra i 15 e i 17 anni, gli episodi di violenza sono sottostimati a causa delle pressioni sociali e familiari, e la stigmatizzazione nei confronti delle vittime è perpetrata regolarmente.

Grazie al progetto SAFE, AVSI Giordania si impegna a migliorare l'accesso ai servizi di prevenzione e risposta alla violenza sessuale e di genere (SGBV) per gruppi vulnerabili - donne e bambini - tra i rifugiati e le comunità di accoglienza. Le attività del progetto prevedono la gestione dei casi SGBV, oltre a iniziative di sensibilizzazione e organizzazione di seminari sul tema SGBV nei governatorati di Amman e Aqaba. In questo modo contribuiamo alla protezione delle donne e allo stesso tempo gettiamo le basi per il loro empowerment.

Fino ad oggi, i seminari sul tema SGBV organizzati da AVSI hanno raggiunto 538 donne. Nei seminari viene affrontata la dimensione culturale, sociale e politica della violenza di genere, tenendo conto anche della legislazione nazionale, internazionale e il diritto islamico. Vengono presentate le misure prese dalle istituzioni locali e dalla società civile per ridurre la violenza di genere, gli abusi domestici, i matrimoni precoci e per tutelare i diritti delle donne legati all'ereditá.

Giordania Orangetheworld

"Se dovessi scegliere una storia di successo che ho vissuto durante gli incontri sul tema SGBV" - spiega uno dei nostri colleghi che ha seguito il progetto - "sarebbe quella di Tahani, una donna che da vittima si è trasformata in una combattente resiliente".

Tahani è una giovane madre di quattro bambini. Lei e i suoi figli subivano abitualmente abusi domestici, sia fisici che psicologici. Quando si è iscritta a un incontro sul tema SGBV si sentiva sfiduciata e impotente; per di più, era turbata dal fatto che suo marito avesse costretto i loro figli ad abbandonare la scuola prima del tempo per iniziare a lavorare. La partecipazione di Tahani al seminario ha segnato per lei un punto di svolta poiché le ha insegnato a superare i litigi con suo marito in modo non violento e costruttivo; in questo modo è riuscita a convincerlo a iscrivere di nuovo i loro figli a scuola. L'effetto positivo della partecipazione al seminario SGBV è stato quindi duplice: da un lato Tahani ha affermato il suo ruolo all'interno della famiglia e ora si sente più forte e protagonista della sua vita; dall’altro, ha garantito il meglio per i suoi figli, facendo in modo che la loro educazione non venisse messa a repentaglio.

I seminari SGBV fanno parte del progetto SAFE - Sostegno e protezione a famiglie a rischio tra i rifugiati e le comunità ospitanti ad Aqaba e Amman - finanziato dall'Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e implementato con Caritas Jordan, Young Women Christian Association, Our Lady of Peace Center, Tanaghom.