Nonostante possieda un alto tasso di alfabetizzazione femminile, la Giordania registra una delle percentuali più basse al mondo di partecipazione economica delle donne. Allo stesso modo, l'accesso agli organi nazionali e municipali politici rimane, per loro, circoscritto.
Per di più, in questo paese la violenza contro il genere femminile è un fenomeno persistente e sfaccettato: il matrimonio precoce rappresenta un grave rischio per le ragazze tra i 15 e i 17 anni, gli episodi di violenza sono sottostimati a causa delle pressioni sociali e familiari, e la stigmatizzazione nei confronti delle vittime è perpetrata regolarmente.
Grazie al progetto SAFE, AVSI Giordania si impegna a migliorare l'accesso ai servizi di prevenzione e risposta alla violenza sessuale e di genere (SGBV) per gruppi vulnerabili - donne e bambini - tra i rifugiati e le comunità di accoglienza. Le attività del progetto prevedono la gestione dei casi SGBV, oltre a iniziative di sensibilizzazione e organizzazione di seminari sul tema SGBV nei governatorati di Amman e Aqaba. In questo modo contribuiamo alla protezione delle donne e allo stesso tempo gettiamo le basi per il loro empowerment.
Fino ad oggi, i seminari sul tema SGBV organizzati da AVSI hanno raggiunto 538 donne. Nei seminari viene affrontata la dimensione culturale, sociale e politica della violenza di genere, tenendo conto anche della legislazione nazionale, internazionale e il diritto islamico. Vengono presentate le misure prese dalle istituzioni locali e dalla società civile per ridurre la violenza di genere, gli abusi domestici, i matrimoni precoci e per tutelare i diritti delle donne legati all'ereditá.
"Se dovessi scegliere una storia di successo che ho vissuto durante gli incontri sul tema SGBV" - spiega uno dei nostri colleghi che ha seguito il progetto - "sarebbe quella di Tahani, una donna che da vittima si è trasformata in una combattente resiliente".
Tahani è una giovane madre di quattro bambini. Lei e i suoi figli subivano abitualmente abusi domestici, sia fisici che psicologici. Quando si è iscritta a un incontro sul tema SGBV si sentiva sfiduciata e impotente; per di più, era turbata dal fatto che suo marito avesse costretto i loro figli ad abbandonare la scuola prima del tempo per iniziare a lavorare. La partecipazione di Tahani al seminario ha segnato per lei un punto di svolta poiché le ha insegnato a superare i litigi con suo marito in modo non violento e costruttivo; in questo modo è riuscita a convincerlo a iscrivere di nuovo i loro figli a scuola. L'effetto positivo della partecipazione al seminario SGBV è stato quindi duplice: da un lato Tahani ha affermato il suo ruolo all'interno della famiglia e ora si sente più forte e protagonista della sua vita; dall’altro, ha garantito il meglio per i suoi figli, facendo in modo che la loro educazione non venisse messa a repentaglio.