Finalmente ci incontriamo di persona

Data 22.09.2020

Dopo aver praticato la didattica e l'accompagnamento a distanza dove possibile, AVSI ora sta lavorando con insegnanti, partner locali, assistenti sociali per inventare nuovi modi di incontrare i ragazzi. Nei 33 paesi in cui operiamo, sosteniamo la riapertura sicura degli spazi di apprendimento. Le scuole fanno molto di più che insegnare ai bambini a leggere, scrivere e contare: spesso garantiscono l'unico pasto della giornata, abituano a seguire le norme di prevenzione e igiene, danno sostegno psicosociale, proteggono i bambini dal rischio del lavoro minorile e violenza e le ragazze da matrimoni e gravidanze precoci.

In Myanmar

Nyay Myar Oo vive a Demoso, città del Myanmar orientale. Avrebbe dovuto iniziare presto la scuola ma, a causa dell'aumento dei casi di COVID-19 nel suo paese, non è certo che le scuole riapriranno. Se non può andare a scuola, la scuola va da lei: grazie ai fondi della Conferenza episcopale italiana, AVSI ha preparato insegnanti per lezioni individuali, distribuito kit didattici domiciliari e formato i genitori per aiutare i propri figli nello studio da casa.

In Messico

In risposta all'emergenza sanitaria da COVID-19, nell'ambito del progetto Polo per la Cittadinanza Partecipativa, in partnership con Centro Lindavista, Sepicj AC e Sikanda AC e con il cofinanziamento dell'Unione Europea, AVSI sostiene i progetti di formazione a distanza di 6 collettivi e organizzazioni della società civile negli stati di Oaxaca e Guerrero, Messico.

Grazie al finanziamento, 94 bambini e adolescenti partecipano a lezioni di gruppo individuali a distanza e a sessioni in presenza su diversi argomenti: geografia, storia, scienze naturali, matematica, matematica, lettura e scrittura, cura dell'ambiente, agricoltura e produzione di ortaggi a casa, promuovendo l'uso del Mixteco come lingua madre.

A causa ddell'emergenza da COVID-19, per il nuovo anno scolastico (iniziato il 24 agosto 2020), il governo ha istituito un programma educativo televisivo online con il programma “Aprende en Casa II”. Gli studenti devono inoltre mantenere la comunicazione e il contatto con i propri insegnanti tramite telefono o social network, scaricare materiali didattici attraverso le piattaforme SEP, inviare compiti e ricevere valutazioni tramite e-mail o WhatsApp. Tuttavia, in Messico solo il 44,3% delle famiglie dispone di un computer e il 56,4% dispone di una connessione Internet.

In Palestina

Il 7 settembre sono riaperte le scuole in Palestina. Qui, gli studenti adolescenti dell'Istituto Effetà e del Terra Sancta College di Betlemme, i nostri partner locali, utilizzano dispositivi di protezione individuale per poter partecipare alle lezioni di persona.

Nella Repubblica Democratica del Congo

Tra metà agosto e metà settembre i bambini della scuola elementare Chemchem di Bunia sono tornati a scuola per gli esami finali. Il nuovo anno scolastico inizierà ad ottobre, si spera nelle stesse aule che sono rimaste vuote da marzo. A Bunia e Goma, grazie al sostegno del fondo Education Cannot Wait, abbiamo reso l'istruzione accessibile a 18.022 bambini congolesi, garantendo l'apprendimento a distanza via radio dal momento della chiusura delle scuole e fornendo supporto psicologico a studenti, genitori e insegnanti.

In Kenya

Le scuole in Kenya sono chiuse da marzo e il governo ha dichiarato che, a causa delle restrizioni da COVID-19, l'anno accademico è considerato "perso". La mancanza di opportunità di apprendimento ha indotto i genitori a coinvolgere i figli più nelle faccende domestiche che negli studi.

Per sostenere le famiglie, AVSI ha introdotto a Mutuati, villaggio del Kenya centrale, le "piccole scuole comunitarie": gruppi di 15 bambini seguiti da educatori AVSI che si incontrano settimanalmente. L'iniziativa si ispira dall'educazione tradizionale, che riunisce i bambini della stessa fascia d'età per cantare, ballare e imparare insieme. Nelle piccole scuole i bambini giocano ma leggono anche libri e ne parlano. Imparano anche piccoli lavori domestici come cucinare, pulire e coltivare.

A Nairobi, gli educatori AVSI incontrano i bambini e i ragazzi allì Otiende Day Center.

In Costa d'Avorio

L'anno scolastico è iniziato il 14 settembre e i bambini sono tornati timidamente nelle loro classi, seguendo scrupolosamente le precauzioni raccomandate, come indossare la mascherina, lavarsi spesso le mani e mantenere la distanza sociale. Gli insegnanti stanno iniziando l'anno con lezioni di recupero dopo l'interruzione di marzo. AVSI sta lavorando a fianco di docenti, genitori e studenti per assicurare un ritorno a scuola regolare e sicuro e garantire che l'istruzione non si fermi. Queste attività fanno parte del progetto finanziato da USDA, "Programma integrato di alimentazione e alfabetizzazione scolastica".

In Sierra Leone

Il 5 Ottobre le scuole primarie e secondarie sono state riaperte dopo 6 mesi di chiusura a causa del COVID-19. Grazie al progetto ‘IMAGES:Improving MAnaGement of CSOs in Education Sector’ finanziato dall’Unione europea, AVSI ha lavorato con 8 scuole primarie della capitale per garantire ai bambini un rientro sicuro nelle classi e ha svolto attività di sensibilizzazione in 15 comunità di Freetown affinché fossero mandati a scuola sin dall’inizio e si evitasse quanto accaduto nel periodo post Ebola, quando si registrò un basso tasso di iscrizioni scolastiche per paura del contagio. AVSI ha inoltre supportato le scuole primarie spiegando e fornendo loro le linee guida ministeriali e i protocolli per una riapertura sicura e ha distribuito saponette per permettere la corretta e costante igiene delle mani sia del personale scolastico che dei bambini. Tra luglio e settembre, le ragazze madri e le giovani madri del corso di sartoria, sono state coinvolte nella produzione di 1650 mascherine di cotone successivamente distribuite agli alunni delle scuole. Gli assistenti sociali poi, con attività di gioco e di canto, hanno spiegato ai bambini come usarle correttamente.

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