Fiammetta da Haiti vince il premio Rosa Camuna per l’impegno per la ricostruzione dell’umano

Data 12.12.2012
Fiammetta Cappellini AVSI In Haiti By Sarcià

Il coraggio e il cuore di Fiammetta Cappellini, rappresentante di AVSI in Haiti, candidata dal Soroptimist International d'Italia - Club di Treviglio, riceveranno dal Presidente di Regione Lombardia il premio "Rosa Camuna" giovedì 13 dicembre alle ore 17.30 presso l'Auditorium di Palazzo Lombardia a Milano.

Il premio, giunto alla XV edizione istituito nel 1996, è un'occasione per riconoscere i migliori esempi positivi della società civile lombarda: l'impegno di uomini e donne per la costruzione della pace e della solidarietà internazionale; l'operosità e la creatività che hanno contribuito allo sviluppo economico e sociale; il ruolo e l'impegno delle donne a favore della promozione sociale e delle pari opportunità nell'educazione, nel lavoro, nella cultura.

La motivazione della candidatura di Fiammetta: italiana che ha trovato ad Haiti una seconda patria, dove anche una semplice tenda può diventare il luogo per ricominciare a vivere e a sperare. Sono le tende dell'AVSI, allestite immediatamente dopo il terremoto del 12 gennaio 2010 a Port-au-Prince per accogliere i bambini e le famiglie.

L'hanno chiamata “la mamma di Haiti”. L'Italia intera si è commossa davanti ai tg che riprendevano le lacrime di Fiammetta all'aeroporto di Port-au-Prince a pochi giorni dopo il terremoto quando decideva di far rientrare in Italia dai nonni il figlio Alessandro. “Dalla Farnesina ci hanno comunicato la possibilità di evacuare. – Spiegava – Ora, per me non ci penso proprio. Guardavo il mio piccolo Alessandro. Chissà cosa lo aspetta. Ma la nostra grande speranza non crolla, anzi cresce. Affermare la vittoria della vita sulla morte e ricostruire l'umano è ora il nostro compito qui. Dopo tanti dubbi mio marito ed io abbiamo deciso di mandare nostro figlio in Italia dai nonni. Abbiamo passato molte ore in aeroporto prima che il C130 dell'aeronautica militare partisse. Ho avuto molto tempo per ripensarci, per capire se stavo facendo la cosa giusta. Credo di sì, che sia giusto per Alessandro andar via da questi orrori, raggiungendo la sua mezza patria. Ma è giusto che respiri una vita che sa di grandi ideali, anche rischiosi, e non di certezze borghesi. Questo ho imparato dai miei genitori, questo desidero per Alessandro. Ma il distacco è stato dolorosissimo.”

Fiammetta Cappellini, classe 1973, due lauree, originaria di Treviglio, in provincia di Bergamo, vive in Haiti dal 2001 ed è responsabile di AVSI nel paese. La sua prima tesi, in lettere, mostrava bene il cammino che avrebbe scelto: il tema dell'handicap nella narrativa italiana del 900. Da lì, una laurea anche in pedagogia con una tesi sperimentale sugli aspetti emotivo-relazionali dei disturbi specifici di apprendimento nei bambini della scuola elementare; poi tanto volontariato e impegno per i più deboli nel mondo, dalla Caritas Ambrosiana (1992-1993) alla Costa d'Avorio, ma anche Egitto, Giordania, Thailandia e infine Haiti.

AVSI in Haiti, presente dal 1999, a seguito del terremoto è intervenuta immediatamente con un importante programma d'emergenza a favore di 40.000 persone in partnership con le Nazioni Unite e grazie al generoso aiuto di amici donatori, privati, aziende, cooperazione decentrata, famiglie italiane, sostegno a distanza, fornendo beni di prima necessità e servizi educativi, nutrizionali e sanitari. Ad oggi, AVSI con la sua équipe, diretta da Fiammetta, ha già portato a termine l'avvio di 16 strutture, ristrutturate o ricostruite: 9 scuole, 5 centri nutrizionali, un centro educativo, laboratori artigianali con un ristorante comunitario e ateliers di moda, ferro battuto e perlage.

Inoltre, AVSI sta coordinato interventi educativi, protezione dell'infanzia, scolarizzazione, nutrizione, agricoltura, acqua e ambiente; sta lavorando per il miglioramento delle abitazioni, all'avviamento dei sostegni a distanza e dello sviluppo rurale dove, con le autorità locali, sta riattivando un impianto di acqua ad uso domestico, formando tecnici agricoli anche a livello universitario, introducendo processi di trasformazione e di filiera per la manioca e altre produzioni locali, includendo la gestione del suolo.

 

AVSI in Haiti