“Facoltà di stupirsi”. L’intervento di AVSI all’Università di Padova

Data 21.10.2011
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L'impegno di AVSI nel mondo della cooperazione allo sviluppo è stato al centro di una delle “giornate dell'accoglienza” promosse dall'Università degli Studi di Padova e dall'associazione studentesca “Ateneo Studenti”. Il ciclo di incontri, organizzati per accogliere le matricole che si sono iscritte per questo nuovo anno, è stato intitolato“Facoltà di stupirsi”. La domanda che muove i giovani promotori dell'iniziativa è semplice: è possibile essere felici oggi in Università?. Nel volantino che invita ad aderire, gli studenti si domandano “qual è il contributo per questo mondo? A cosa serve quello che noi stiamo apprendendo per la società?”.

Una risposta concreta è venuta da Alberto Piatti, invitato giovedì 20 ottobre a tenere l'incontro principale di una delle “giornate dell'accoglienza”. Il Segretario Generale di AVSI ha presentato il volume “Alla radice dello sviluppo: l'importanza del fattore umano”, di Ilaria Schnyder, presente all'incontro, Gabriella Berloffa e Giuseppe Folloni con introduzione di Luigi Campiglio (docente di Politica economica e prorettore alla Cattolica di Milano), a cura della Fondazione per la Sussidiarietà, editore Guerini e Associati, 2010.Gli autori, a partire da due casi, il progetto di inclusione delle favelas di AVSI a Salvador Bahia, e il movimento Trabalhadores sem terra di San Paolo (Marcos e Cleuza Zerbini), spiegano lo sviluppo come effetto di un soggetto consistente che si mette in relazione intelligente con la realtà, questione su cui AVSI ha lavorato e continua a lavorare da alcuni anni. Una sfida interessante per le nuove leve dell'Università, una sfida con cui fare i conti nelle aule di studio e non solo.

Sviluppo urbano: i progetti di AVSI

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