Emergenza Ucraina: al confine con la Romania

Data 11.03.2022
Galati, Romania

Da quando è iniziato il conflitto in Ucraina, lo scorso 24 febbraio, AVSI è sul campo per sostenere la popolazione ucraina con beni di prima necessità e sostegno psicosociale.
Questo è stato possibile grazie alle donazioni ricevute attraverso la campagna #HelpUkraine.

Palazzetti dello sport, spazi comunali, parrocchie: a Galați, cittadina di confine tra la Romania e l’Ucraina, sono tanti gli spazi che sono stati rapidamente convertiti in centri di accoglienza per ospitare le migliaia di ucraini che cercano rifugio al di là della frontiera.
Arrivano qui di notte.
Partono verso le sei di pomeriggio, non appena c’è una pausa nei combattimenti, e raggiungono i centri alle due, tre del mattino. Non si fermano a lungo, di solito soltanto per uno o due giorni, per poi ripartire verso altre destinazioni.
Nella città ucraina di Mykolaiv i bombardamenti continuano senza sosta. Da qui arriva Nataly Bielonogova, che è riuscita a scappare con sua sorella e sua figlia, una bambina di quattro anni.

A Galați hanno trovato rifugio in uno dei centri che AVSI sostiene, grazie alla collaborazione con il partner locale Asociația FDP-Protagonisti in educatie.
Anche se sono al sicuro, sono ancora molto spaventate e sobbalzano a ogni rumore un po’ più forte del solito, perché ricorda loro il fragore delle bombe.

Nataly Bielonogova 2

In questi centri vengono anche ricavati spazi dedicati ai bambini e alle mamme, dove dei volontari si occupano di dare loro conforto, parlando e ascoltando: ne hanno tantissimo bisogno, per cominciare ad affrontare il trauma subito.

“Non volevamo andarcene, ma le bombe hanno iniziato a esplodere sempre più forti. Abbiamo dovuto prendere i nostri bambini e andare via”, racconta Inna, che invece viene da un paese a pochi chilometri da Odessa, sotto i bombardamenti da più di dodici giorni.

Hanno tre figli e per questo motivo anche suo marito ce l’ha fatta ad uscire dal paese.
A Galați sono stati accolti in una parrocchia battista con cui AVSI collabora, fornendo beni di prima necessità - soprattutto generi alimentari.

Inna Sinchuk

In questo centro, dove trovano posto circa 50 persone a notte, tante persone del posto lavorano come volontari.
Tra loro ci sono Lavinia e Claudia, che hanno deciso di impegnarsi per assistere gli sfollati: aiutano a rifare i letti, a preparare il pranzo.

A far sentire un po’ più a casa le tante famiglie che, a causa della guerra, sono state costrette ad abbandonare le proprie certezze.

Lavinia&Claudia, Volunteers, Galati
Claudia
Lavinia

Foto di Aldo Gianfrate

AVSI Dona Ora