Emergenza COVID-19 cosa stiamo facendo in Palestina

Data 10.11.2020

Interventi in emergenza

  • Mustaqbaluna e Specialitaly continuano le proprie attività laddove possibile, mantenendo comunque uno stretto contatto telefonico coi beneficiari delle zone ancora chiuse (Nablus, Hebron e Betlemme). Per quanto concerne Mustaqbaluna, è allo studio la conversione di alcune attività che non possono essere svolte a causa dell’emergenza.
  • per il progetto Pro.ED è al vaglio una variante che permetta di svolgere tutte le attività anche in caso di nuovo lockdown
  • Il progetto sostegno a distanza: a seguito della ripresa delle attività scolastiche dopo la pausa estiva, le scuole partner del progetto sostegno a hanno riaperto. I ragazzi dell’ultimo anno hanno ricominciato a seguire le lezioni in presenza, mentre per tutte le altre classi le lezioni si svolgono in forma mista. Parte del budget previsto per le attività è stato riallocato a favore delle nuove necessità emerse con l’emergenza. Saranno mantenute le attività extracurricolari che possono essere erogate e, nel frattempo, si valuta con le scuole la necessità di acquisto di materiali per la sanificazione, la protezione personale e la didattica a distanza. Quest’ultimo problema in particolare rappresenta una priorità in quanto, fatta eccezione per Gerusalemme, in Cisgiordania molte famiglie non dispongono di connessione stabile ad internet o di dispositivi adeguati alla didattica online.

L'emergenza COVID-19 in Palestina

  • Primo paziente positivo al COVID-19 registrato: 5 marzo 2020
  • I numeri del contagio: report OCHA (EN) >

L'impatto sull'attività di AVSI

Ufficio: aperto | Progetti: in corso riadattati e nel rispetto delle norme vigenti

Cosa puoi fare tu