Delegazione della Presidenza della Repubblica visita il progetto Rigenera in Mozambico

Data 05.07.2022

Il 5 luglio una delegazione della Presidenza della Repubblica ha incontrato alcuni beneficiari del progetto Rigenera, realizzato a Maputo grazie ai fondi di AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo).

Laura Mattarella, figlia del presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, ha visitato le attività in corso nel quartiere di Chamanculo, nella periferia di Maputo, insieme a Carmelita Rita Namashulua, Ministra dell’Educazione e dello Sviluppo Umano in Mozambico e Paolo Enrico Sertoli, Titolare della sede AICS a Maputo.

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Il progetto, rivolto principalmente alle donne e ai giovani, prende il nome dal suo obiettivo principale: rigenerare uno dei più antichi quartieri informali della capitale del Mozambico coinvolgendo una comunità di circa 28.000 persone e i suoi rappresentanti (associazioni, università, autorità locali). Tutte le azioni di Rigenera sono infatti pensate e implementate in modo da garantire la loro sostenibilità da parte degli attori locali.

Si concretizza quindi in una serie di azioni di riqualificazione urbana integrata, che puntano a rispondere in modo più ampio alle esigenze di tutta la comunità, favorendo l'inclusività, la resilienza, lo sviluppo socio-economico e la salvaguardia dell'ambiente.

AVSI, che è presente in Mozambico dal 2010 con in corso 27 progetti, ha accompagnato la delegazione a visitare la scuola di quartiere Unidade 13, recentemente ristrutturata grazie a fondi italiani, e la vicina scuola dell’infanzia, che è stata inaugurata proprio in questa occasione. Questi sono solo due esempi degli spazi "rigenerati" grazie al progetto, le cue attività sono realizzate da AVSI Mozambico in collaborazione con Architetti Senza Frontiere Spagna, COSPE, Fondazione E35, Comune di Milano e Associazione Khandlelo.

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Laura Morisio, Responsabile AVSI Mozambico, spiega che il quartiere di Chamanculo, sviluppatosi secondo una struttura urbana disordinata e non pianificata, è densamente abitato e caratterizzato da scarsa accessibilità a servizi di base come l'acqua.

"Oggi, con il nostro progetto, l’occupazione giovanile è aumentata grazie ai corsi di formazione, sono nate nuove attività economiche grazie ai finanziamenti alle piccole imprese locali, sono stati riqualificati due asili nido comunitari e promosse attività socio-educative a favore dei giovani e dei bambini, è stato valorizzato il patrimonio storico e culturale del quartiere, è migliorata la gestione dei rifiuti urbani. È rinata un’intera comunità," sottolinea.