"AVSI è una organizzazione che promuove la dignità della persona. Questo è il valore che ho imparato e che continuerò a portare avanti in tutta la mia vita. L'incontro con AVSI mi ha offerto l'opportunità di crescere e credere in un futuro migliore".
Un grande sorriso e occhi pieni di speranza, ha 22 anni Elie e oggi frequenta l'Università di Leadership a Bujumbura in Burundi ed è stato nominato miglior studente dell'anno 2013. Elie sarà a marzo in Italia e a Ginevra per raccontare la sua storia e testimoniare come lo sviluppo è accompagnamento e crescita della persona. Il diario del suo viaggio.
15 marzo. Giacca beige e camicia. Elie all'aeroporto di Linate a Milano, aspetta il volo che lo riporterà in Burundi e ci tiene a ringraziare ancora una volta AVSI e i suoi sostenitori per quanto hanno fatto per lui nel corso degli anni. "Quel che più mi ha colpito - ha detto prima di partire - è vedere quante persone ci sono dietro il lavoro di AVSI e con quale gioia si impegnano per costruire un futuro più giusto".12 marzo. Sono proseguiti per tutta la settimana gli incontri di Elie, che con grande disponibilità e sempre sorridente si sposta da Milano a Bologna, Biella, Torino. Venerdì e sabato scorso è stato a Bologna la sera e a Castelguelfo il giorno successivo ha incontrato molti studenti, curiosi e attenti nell'ascoltare la sua storia. Lunedì sera è andato a Biella dagli amici della CBAU e martedì mattina ha incontrato quasi duecento studenti alla scuola Giovanni XXIII di Buccinasco, attentissimi e pieni di domande a cui Elie ha risposto con entusiasmo. Poi nel pomeriggio, un incontro con i medici e gli infermieri dell'ospedale San Gerardo di Monza e in serata una corsa a Torino per un incontro organizzato dal Centro Culturale Pier Giorgio Frassati in una sala stracolma.
Abbiamo scoperto che il suo cognome, Ngerageze, significa "lasciami tentare", ed è certo che Elie non faccia difetto la determinazione. Stamattina presto ha preso il treno per Ginevra per l'importante inaugurazione della mostra che lo aspetta stasera 12 marzo a Ginevra insieme al Presidente di AVSI Alberto Piatti.
5 marzo. “E' per me l'occasione di capire di più la mia storia, sono contento perché raccontando di me, capisco di più cosa mi è successo”, ha detto Elie al termine di un'intensa e faticosa giornata insieme al responsabile del sostegno a distanza di AVSI Franco Argelli e a Giacomo Fiordi, che lo hanno accompagnato a diversi incontri a Milano. In mattinata e nel primo pomeriggio, nelle sedi di due aziende della provincia di Milano, Modar e Tespi Mediagroup, che storicamente sostengono AVSI attraverso il sostegno a distanza, dove Elie ha parlato di fronte ai dipendenti. In serata all'Accademia del Panino Giusto, altro storico donatore di AVSI.3/4 marzo. Dal Burundi è arrivato lunedì mattina, per la prima volta in Italia, qualche ora per riposarsi a casa di amici che lo ospitano e poi la sera subito un incontro informale a cena con una quarantina di persone a Magenta, Massimo Peri dell'AVSI Point ha coinvolto amici e le persone con cui lavora nella commissione missionaria diocesana per far conoscere la storia di Elie.
Martedì 4, alla sera Elie è andato ad Aosta. Andrea Careri, responsabile dell'AVSI Point, ha chiesto e ottenuto la splendida sala di rappresentanza del Municipio per organizzare un incontro rivolto ai sostenitori a distanza della Valle d'Aosta. Introdotto dal Presidente del Consiglio Comunale, Ettore Vierin, che ha apprezzato l'iniziativa, sottolineando come incontri come questo “accorcino la distanza”, Elie ha raccontato agli oltre cinquanta presenti, la sua vicenda, di beneficiario del programma del sostegno a distanza, descrivendo come il suo più grande desiderio è sempre stato di poter studiare e come l'incontro con AVSI sia stato per lui l'occasione che gli ha cambiato la vita. Ha potuto andare a scuola e soprattutto “non mi sono lasciato andare alla deriva, come tanti ragazzi del mio quartiere e della mia città”, fino a diventare, oggi, un segno efficace di speranza per i suoi amici del centro MEO (Mamans Enfants Orphelins), dove sono accolti oltre 450 bambini e dove Elie – da volontario – documenta a tutti che c'è sempre una possibilità e che l'educazione è la più grande opportunità per il cambiamento di sé.
Elie è stato accolto nel quartiere periferico di Cibitoke, a nord di Bujumbura, capitale del Burundi, dove sorge il centro MEO “Lino Lava”, uno spazio comune e protetto per bambini, mamme e orfani di guerra, costruito e sostenuto attraverso vari progetti grazie all'aiuto della Comunità Biellese Aiuti Umanitari (CBAU), onlus di Biella, dal 1999 partner di AVSI. Elie a 12 anni ha conosciuto AVSI e il sostegno a distanza e ha cominciato a frequentare il Centro MEO, ha potuto andare a scuola e oggi frequenta con successo l'università del suo Paese.
Leggi la storia di Elie su Affari Italiani.itFamiglia CristianaIlSole24Ore
ELIE IN EUROPA, TUTTE LE DATE DEL SUO VIAGGIO
A marzo Elie sarà in Italia, protagonista di una serie di appuntamenti in cui racconterà la sua storia, incontrerà i sostenitori di AVSI e parlerà del ruolo che ha avuto il Centro MEO nel suo percorso di vita.
10 marzo 2014 - Biella
Lunedì 10 marzo Elie è stato ospite della Comunità Biellese Aiuti Umanitari (CBAU), onlus di Biella partner di AVSI dal 1999 e che ha sostenuto il Centro MEO in Burundi.
L'appuntamento, dal titolo "Incontrarsi a distanza. Vite che cambiano", si è svolto in via Novara a Biella, alla Mensa del Pane Quotidiano dalle 19.30.
11 marzo - Monza e Torino
Torino - L'11 marzo Elie sarà a Torino per incontrare gli amici dell'associazione "Sulle orme di AVSI", che ha organizzato l'evento in collaborazione con il Centro Culturale Pier Giorgio Frassati.
L'appuntamento è per venerdì 11 marzo alle 21 presso il Centro culturale Pier Giorgio Frassati a Torino in via delle Rosine 15. L'ingresso è libero.
Per maggiori informazioni: sulleorme.avsi@gmail.com
Monza - Qualche ora prima Elie è atteso anche a Monza, all'Ospedale San Gerardo, dove alle 17 incontrerà i medici e gli infermieri della struttura. "La speranza di chi ha deciso di prendersi cura di quel ragazzo sconosciuto - hanno fatto sapere gli organizzatori dell'incontro del San Gerardo - consentendogli di affrontare la sua condizione, è la stessa che muove noi dentro la fatica e le contraddizioni con cui le nostre professioni si scontrano quotidianamente".
12 marzo - Ginevra
Elie sarà presente anche a Ginevra, alla sede dell'Onu in Svizzera (UNOG), in occasione dell'inaugurazione della mostra fotografica "ensemble"sull'esperienza del Centro MEO in Burundi. Un breve documentario e tredici scatti del fotografo americano Brett Morton raccontano altrettanti anni di lavoro al fianco dei diritti della persona: i volti, i gesti e i sorrisi di un'intera comunità rinata a partire dall'educazione.
Obiettivo della mostra è quello di documentare come lo sviluppo proviene anzitutto dalla valorizzazione della dignità della persona, dall'educazione e dall'accompagnamento di ogni essere umano nel suo percorso di crescita.
Leggi tutti i dettagli sulla mostra di Ginevra
14 marzo - Lugano
Elie sarà in Svizzera anche il 14 marzo, per due incontri a Lugano. La mattina, alle 10.45, presso l'aula magna del Liceo Diocesano Collegio Pio XII. La sera, alle 18, incontrerà gli studenti dell'Università della Svizzera Italiana.
LA STORIA DI ELIE, DALLE BARACCOPOLI AL CINEMA
Anche quando ad accompagnarti è un amico lontano, un sostenitore a distanza che magari vive dall'altra parte del mondo in un contesto totalmente differente da quello del bambino sostenuto.
Ma la storia di Elie racconta proprio come un semplice gesto di gratuità come il sostegno a distanza può davvero cambiare la vita di un bambino accompagnandolo lungo il suo percorso di crescita e dandogli la possibilità di studiare, avere un luogo dove magiare, giocare e soprattutto farlo sentire amato.
Elie racconterà personalmente la sua incredibile storia a marzo infatti sarà in Italia con un tour tra le città di Cesena, Bologna, Biella, Milano e in Svizzera a Lugano con il nostro partner AVAID. Concluderà la sua visita a Ginevra nella sede delle Nazioni Unite come ospite all'inaugurazione della mostra Ensemble voluta da AVSI e la Fondazione d'Harcourt, che racconta, in 13 scatti e un video del fotografo americano Brett Morton, l'esperienza del centro MEO in Burundi dando un volto alla dignità della persona come essere unico e irripetibile.
Elie è un ragazzo proveniente dai quartieri periferici di Bujumbura, i quartieri più poveri della capitale del Burundi. Nato in una famiglia molto numerosa, dove la madre era l'unica ad occuparsi del mantenimento dei figli, Elie è dovuto crescere in fretta assumendosi spesso responsabilità da adulto fin da bambino.
A 12 anni ha conosciuto AVSI e il sostegno a distanza e ha cominciato a frequentare il Centro MEO, uno spazio comune e protetto per bambini, mamme e orfani di guerra sostenuto dalla Fondazione d'Harcourt. Studiava nella classe ottava della scuola secondaria, ma con i problemi che c'erano nella sua famiglia, non aveva molte speranze di poter terminare gli studi.
Negli anni Elie ha frequentato con assiduità il Centro MEO e ha potuto incontrare nuovi amici, assistenti sociali e la responsabile del Centro che lo hanno accompagnato e fatto sbocciare le sue straordinarie qualità. Grazie alla sua forza d'animo e alla mano offerta per ben 10 anni dal suo sostenitore a distanza, Elie ha iniziato un percorso che lo ha portato fino all'università.