Dai paesi più vulnerabili del mondo una donazione all’ospedale Sacco di Milano

Data 09.04.2020

"Nessuno si salva da solo”: con questo spirito i 32 Paesi dove AVSI realizza progetti di sviluppo e in emergenza hanno deciso di dare il proprio contributo alla risposta dell’emergenza COVID-19 in Italia, devolvendo un totale di 35.000 euro a favore dell’ASST Fatebenefratelli Sacco di Milano, una delle strutture sanitarie più coinvolte nella cura dei malati di COVID-19 in Italia.

La donazione sosterrà l’acquisto di strumentazione clinica (pannelli di digitalizzazione per radiografie a letto) per la cura dei pazienti positivi al nuovo Coronavirus ricoverati presso il dipartimento di malattie infettive.

“Tutti i paesi in cui operiamo – spiega Giampaolo Silvestri, segretario generale di AVSI – sono stati colpiti dal virus e il nostro staff è impegnato a sostenere le popolazioni già provate da povertà, fame, conflitti. Questa donazione è un messaggio di solidarietà e gratitudine per il nostro paese. In particolare allo staff dell’ospedale Sacco ci lega un’amicizia di lunga data: i nostri cooperanti sono stati spesso curati proprio al dipartimento di malattie infettive. Inoltre due medici, oggi in prima linea nell’emergenza, hanno lavorato in passato per AVSI”.

Si intensifica e diversifica il lavoro di AVSI sul terreno in Africa, Medio Oriente, Sud America e Caribe. Oltre a ripianificare i 200 progetti all’attivo, nel rispetto delle misure di contenimento e di prevenzione locali, lo staff di oltre 1600 ha avviato campagne di sensibilizzazione e prevenzione nei quartieri più poveri, la distribuzione di pacchi alimentari e di kit igienici ed è allo studio l’attivazione di forme alternative di didattica per gli oltre 20 mila bambini sostenuti a distanza da famiglie italiane, che non possono andare a scuola.

Tutte le attività in costante aggiornamento nei diversi Paesi sono dettagliate nella sezione L'emergenza COVID-19 nei paesi in cui opera AVSI >

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