Da uno slum di Kampala, testimoni a Bruxelles

Data 28.05.2018

Grazie alla ong locale Meeting Point International e ad AVSI, più di duemila donne sieropositive negli ultimi 13 anni hanno avviato gruppi di risparmio, attività economiche e sostenuto la costruzione di una scuola per i loro figli. Ora due di loro racconteranno la loro storia di cambiamento al più grande forum europeo dedicato alla cooperazione internazionale.

«Favorire l’empowerment femminile è un investimento intelligente, dal guadagno sicuro»: di questo è convinta Teddy Bongomin, nata in uno slum di Kampala, ora assistente sociale di Meeting Point International (MPI), organizzazione fondata da Rose Busingye, partner ugandese della ong AVSI e infermiera carismatica impegnata nell’assistenza di donne sieropositive.

Teddy e Sharon Akidi, giovane insegnante, parteciperanno agli European Development Days (EDD, 5 - 6 giugno 2018, centro congressi Tour & Taxis, Bruxelles), il principale forum europeo sulla cooperazione internazionale e lo sviluppo, per raccontare, a partire dalla loro storia personale, come AVSI e MPI intendono e promuovono l’empowerment femminile.

Organizzata dalla commissione dell'Unione europea, la XII edizione degli EDD è infatti incentrata su questo tema, sull’emancipazione e sulla partecipazione delle donne allo sviluppo sostenibile. Ogni anno più di 8000 persone e 1200 organizzazioni da oltre 140 paesi partecipano agli EDD e quest’anno AVSI è tra le pochissime ong a rappresentare l’Italia con uno stand tematico.

Il tema dell’empowerment femminile è considerato prioritario da chi opera a tanti livelli per favorire uno sviluppo sostenibile e duraturo. Perciò non possiamo limitarci a ragionamenti teorici, ma dobbiamo ascoltare chi ha vissuto sulla propria pelle il percorso di cambiamento e uscita da una situazione di grave vulnerabilità. Solo se si parte da esperienze autentiche possiamo riuscire a mettere a fuoco modelli efficaci per far sì che nessuna donna veda calpestati i propri diritti

Giampaolo Silvestri, segretario generale di Fondazione AVSI

Allo stand di AVSI (stand n° 6, EDD global village) sarà possibile conoscere le diverse componenti di un programma multisettoriale e le attività proposte a donne sieropositive degli slum di Kampala, vittime della guerra, di abusi e di violenze. Dal 1992 il programma aiuta le donne a riscoprire il proprio valore, offre cure mediche, supporto psicologico e formazione, favorisce l’avvio di gruppi di risparmio e di attività remunerative. Allo stand sarà possibile vedere e svolgere con le signore ugandesi una di queste attività: la produzione di collane in carta riciclata. Attraverso la rete di AVSI sono stati venduti più di 48mila pezzi di artigianato, il cui ricavato ha permesso alle donne di sostenere una parte significativa delle spese per la costruzione di una scuola per i loro figli.

Alcuni numeri (dal 2005 ad oggi)

  • 2000 donne coinvolte
  • 1076 bambini e giovani (541 donne) hanno ricevuto istruzione e supporto psico-sociale
  • 13800 beneficiari indiretti
  • 300 donne sieropositive hanno creato 10 gruppi di risparmio e prestito risparmiando in totale 25,942 dollari e prestandone 26,109
  • I corsi per l’avvio di attività remunerative hanno permesso la riduzione del lavoro occasionale dal 61% to 30% e l’aumento di impiego informale (come, ad esempio, nella produzione di artigianato, pane…) dal 23% to 50%.

Le protagoniste: Sharon Akidi e Teddy Bongomin

Sharon

Sharon Akidi ha 22 anni e vive nello slum Kireka, nel quartiere Acholi Land (Kampala) dal 2000, quando la sua famiglia è fuggita dal conflitto nel distretto di Agago, nel nord Uganda. È arrivata in città come sfollata e sua madre ha scelto di entrare a far parte di Meeting Point International. Grazie a una borsa di studio, ha frequentato la scuola Luigi Giussani, costruita dal MPI. Sharon ora lavora come assistente insegnante nella scuola materna della scuola Luigi Giussani, per aiutare la sua famiglia e mettere via i risparmi per frequentare l'università.
«Ho sempre pensato che per chi, come me, vive in uno slum non c'è speranza. Ma ora la mia vita è cambiata, so che il futuro mi riserva ancora molto».

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Teddy Bongomin ha 46 anni ed è cresciuta in uno slum di Kampala, orfana di due genitori sieropositivi. Si è sposata ma, alla morte del marito, è stata è stata cacciata dalla sua casa con i suoi figli. Nel 1992, ha incontrato Meeting point international e la sua vita è cambiata. Ora lavora come assistente sociale per l'associazione ed è anche una CBT, community-based trainer: il suo lavoro sul campo consiste nell'aiutare le donne a creare gruppi di risparmio e prestito, attraverso la formazione sulla gestione dei risparmi e l'avvio di attività economiche. «Favorire l’empowerment femminile è un investimento intelligente, dal guadagno sicuro»

Sharon Akidi e Teddy Bongomin saranno allo stand per raccontare la loro storia di cambiamento. Ogni giorno lo stand ospita inoltre due TALK SESSION, appuntamenti per condividere i risultati più importanti raggiunti da MPI:

  • 5 giugno: 13-14 e 17-18

Con Giampaolo Silvestri - segretario generale di AVSI e Alessandra Muglia - giornalista del Corriere della Sera

  • 6 giugno: 10-11 e 16-17

Per approfondire

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