Costa d’Avorio. Promuovere la legalità e le buone pratiche nell’industria del legno per la salvaguardia delle foreste

Data 04.12.2018

Negli ultimi 50 anni la Costa d'Avorio ha perso l'80% delle sue foreste (è passata da 16 ettari di territorio coperto da foreste a 4 milioni). La deforestazione è dovuta principalmente alla conversione di vaste aree all’agricoltura e al disboscamento illegale. Eppure le foreste rimangono un contributo importante all'economia del paese e forniscono posti di lavoro e mezzi di sostentamento per la popolazione locale. La maggior parte della produzione industriale di legname è destinata alle esportazioni.

In questa drammatica situazione AVSI, nell'ambito del programma Flegt FAO-EU, lavora per promuovere la legalità e le buone pratiche nell’industria del legno.

«Se non agiamo - afferma Stephan Cocco, direttore del programma FLEGT della delegazione dell'UE in Costa d'Avorio - nel 2030 non ci sarà più legno nel Paese».

«Stiamo lavorando per formalizzare gli attori del settore in tre quartieri di Abidjan (Abobo, Treichville e Yopougon) e nelle città di Yamoussoukro, Bouaké e San Pedro – spiega Lawrence Ayemou responsabile del progetto per AVSI - L'obiettivo finale è creare una central d’achat (una centrale d’acquisto) per coordinare l'acquisto di legname legale e di alta qualità da parte degli artigiani».

Questo video (in francese) racconta le sfide e i risultati del progetto: