Contro la violenza sulle donne in Palestina

Data 07.03.2018

"Siamo state dimenticate, è il momento di far sentire la nostra voce". Sono le parole di una mamma di Gerico pronunciate nel corso dell'evento "My rights are my protection shield", organizzato da AVSI per raccontare i risultati di un'iniziativa nata per contrastare la violenza contro le donne in Palestina. "Questo progetto, ci ha insegnato ad alzare la testa e andare avanti", ha spiegato la mamma.

L'incontro si è tenuto nelle sale del governatorato di Gerico, come azione conclusiva di un'iniziativa parte del progetto “Scuole di resilienza: sostegno ai meccanismi di protezione per i minori della Valle del Giordano (Area C)” finanziato dall’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, e implementato con i partner locali YWCA di Gerico, Bethlehem Arab Society for Rehabilitation e St. John Eye Hospital.

L'azione ha puntato alla sensibilizzazionedi oltre 100 studenti in 6 scuole della Valle del Giordano. Uno dei temi cardini è stato il contrasto ai matrimoni precoci: in Palestina sono ancora diffuse le unioni (formalizzate o meno) tra minori di 18 anni. Le “spose bambine” sono più vulnerabili rispetto a violenze, abusi e sfruttamento. Inoltre, vengono precocemente sottratte alla protezione della famiglia di origine e della rete di amicizie, con conseguenze pesanti sulla sfera affettiva, sociale e culturale, prima fra tutte l’abbandono scolastico.

Come ha spiegato nel corso dell'evento una delle donne che ha preso parte al progetto, "la consapevolezza delle ragazze è cresciuta, ma la strada che sono chiamate a percorrere è ancora lunga: fanno fatica a parlare della violenza che subiscono e hanno ancora paura di sfidare i loro genitori, di rifiutarsi di sposare chi non hanno scelto".

Fadia Nawrawreh è un'altra donna che ha partecipato all'iniziativa. Madre di sei figli, abbandonata dal marito, vive a Fasayel, un piccolo villaggio nei pressi di Gerico. Abbiamo raccontato la sua storia qui.