Nel mondo oltre 200 milioni di bambini sono costretti a lavorare e 1,2 milioni sono vittime del traffico. Milioni di bambini muoiono a causa della guerra, di malattie curabili e di povertà. In occasione della #GiornataMondialeInfanzia vogliamo ricordare le storie e i volti dei 30.000 bambini che accompagniamo ogni giorno nel mondo. Leggi le storie e aiutaci a far vivere anche a loro il #diritto all'infanzia.
HAITI: Un premio per Marie
Marie è una bambina di 12 anni che vive in casa presso una zia, la quale le offre vitto e alloggio in cambio dello svolgimento dei lavori domestici. Marie è una delle tante bambine che le famiglie di origine inviano nella capitale dell'isola presso parenti o famiglie d'accoglienza per farle lavorare come domestiche. Frequenta regolarmente la scuola di mattina ma durante il pomeriggio non ha mai la possibilità di trascorrere del tempo con gli altri bambini, nè di partecipare alle attività educative e ricreative organizzate dagli assistenti sociali della scuola, deve subito correre a casa ad occuparsi delle faccende domestiche.
Dopo un lungo lavoro di sensibilizzazione effettuato dai nostri assistenti sociali, per la prima volta quest'estate la zia ha acconsentito a far partecipare Marie al concorso di canto organizzato per i bambini della scuola sostenuti a distanza all'interno del programma del campo estivo. Marie è arrivata seconda e ha vinto un premio: per la prima volta ha provato un sentimento di stima e di orgoglio nei confronti di se stessa, e per la prima volta, una volta tornata a casa, ha potuto condividere il suo premio con gli altri bambini della famiglia, proprio lei, che non aveva mai avuto la gioia di condividere nulla.
MOZAMBICO: Dal mercato ai banchi di scuola
Mario è stato trovato al mercato quando aveva pochi anni, era da solo e piangeva. Da quel giorno è passato attraverso vari istituti fino al 2000 quando è stato accolto dalle Suore Scalabriniane di Ressano Garcia. Maria Odete, l'educatrice che se ne è presa cura da allora, ricorda le difficoltà affrontate insieme. All´inizio Mario piangeva spesso, non parlava e si rifugiava negli angoli più bui delle stanze. Poi, piano piano, con tutto il calore umano di cui aveva bisogno, si è aperto ed è diventato un bambino allegro e affettuoso.
A scuola ha avuto mille difficoltà e una volta terminate le elementari, ha cominciato a frequentare una scuola professionale di Moamba. Qui il cambiamento. Mario si è dimostrato uno degli studenti più bravi e soprattutto il più educato e dedito agli studi. All'esame finale per ricevere il diploma ognuno doveva presentare un lavoro pratico e il suo è stata giudicato dai professori il migliore!
BURUNDI: Il diritto a sognare
La casa è simbolo della dignità della famiglia, un luogo protetto in cui ogni bambino dovrebbe sentirsi al sicuro, non importa quanto modesta sia la struttura. Lo sanno bene i genitori di Aziza e Alice, le quali in classe non riuscivano proprio a tenere gli occhi aperti, a concentrarsi. Le notti passate dai vicini aspettando che l'acqua smettesse di bagnare i loro sogni erano lunghe e faticose. Grazie al sostegno a distanza e all'impegno dei genitori ora la casa di queste due famiglie è stata riabilitata e Aziza e Alice possono dormire sonni tranquilli.