Qual è il senso del lavoro delle ong oggi? Come reagire al cambiamento e assecondarlo senza rinunciare ai propri valori? Come passare da un'ottica di emergenza a una di vero sviluppo?
Di questo si è discusso durante il primo Annual Meeting di AVSI in RdCongo che ha visto coinvolte una quarantina di persone in rappresentanza dello staff che qui conta 180 operatori sul campo che ogni giorno realizzano i progetti della Fondazione.
La Repubblica Democratica del Congo sta vivendo nella distrazione del mondo una situazione di emergenza ormai costante e prolungata. Tuttavia la presenza ininterrotta di AVSI qui dal 2002 e la formazione di un personale locale hanno posto le basi per un lavoro che, pur rispondendo in modo sistematico alle emergenze che si presentano, possa innestare le fondamenta di uno sviluppo autentico.
“Non smettete di vedere il positivo nelle cose, di formarvi e di instaurare relazioni con tutte le realtà presenti sul territorio - ha rilevato Giampaolo Silvestri, segretario generale della Fondazione - queste sono le basi per un lavoro che resista alle circostanze difficili in cui operate".
Durante i lavori un valore aggiunto e' venuto dal contributo di colleghi venuti da altri Paesi dell'Africa.
John Makoa, responsabile AVSI in Uganda, ha raccontato del suo Paese che solo fino a otto anni fa era in guerra e oggi è riuscito a passare dall'emergenza allo sviluppo. Anche grazie a ong come AVSI che non hanno mail lasciato il campo e hanno investito nella formazione dello staff e nella relazione con le persone destinatarie dei progetti.
Mauro Giacomazzi, Focal Point Educazione, giunto dall'Uganda, ha esposto i punti cardinali dell'esperienza di AVSI, ormai quarantennale, nell'educazione in emergenza.
E Maria Gaudenzi, dal Sud Sudan, ha condiviso con dati e analisi dettagliate il lavoro in corso in ambito educativo tra Isohe e Torit.
Sono intervenuti anche due ospiti di Unicef RDCongo: Elena Locatelli che trattato il tema dell'educazione in emergenza come bene comune, e Gabriele Erba, che ha descritto l'andamento dei progetti di Unicef nel cash trasfer.
Due giorni di seminario che la responsabile del Paese, Chiara Nava, ha voluto con decisione perché l'azione costante sul terreno, sempre incalzante, non distragga dall'orizzonte più ampio della sfida dello sviluppo e dall'originalità dell'approccio di AVSI.