La Somalia è stata colpita senza sosta da guerra, instabilità, carestia, siccità, invasioni di locuste, inondazioni ed epidemie negli ultimi trent'anni.
Secondo l'UNHCR, ci sono 3 milioni di sfollati interni nel Paese, mentre quasi un milione lo ha già abbandonato.
Questa crisi così drammatica è stata ulteriormente aggravata dal cambiamento climatico, e dalla forte siccità che ha provocato: le persone fanno sempre più difficoltà ad avere accesso all'acqua potabile, non riescono più a coltivare le piante e il loro bestiame muore.
Il 14 marzo, AVSI ha dato il via a un nuovo progetto per far fronte a questa situazione: si tratta della seconda edizione di un vero e proprio intervento umanitario iniziato nel 2020 grazie ai fondi dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).
Questa iniziativa includerà nuove attività e andrà a coprire un'area territoriale più ampia, concentrandosi in ogni caso su due azioni principali: sicurezza alimentare e WASH (dall'inglese Water, Hygiene and Sanitation: acqua, igiene e servizi igienici).
Si svolgerà in collaborazione con partner e istituzioni locali, oltre che con la rete umanitaria delle Nazioni Unite.
Per incrementare la produzione alimentare e migliorare quindi l'accesso al cibo per la popolazione, AVSI fornirà agli agricoltori la formazione necessaria, asini e carretti per il trasporto e antiparassitari per aiutare i proprietari di bestiame.
Inoltre, insieme al suo partner somalo WASDA (Wajir South Development Association), AVSI costruirà nuovi pozzi e sistemi sanitari, purificando anche le fonti d'acqua comunali.
Saranno inoltre condotte campagne di sensibilizzazione tra la popolazione, per migliorare le loro conoscenze in ambito di igiene e pratiche di prevenzione anti-COVID.
Tenendo conto delle difficoltà di coesistenza, il progetto vuole rispondere alle necessità di tutte le principali comunità che vivono nella zona: gli sfollati interni (Internally Displaced People), le persone che sono fuggite dal paese e che ora vi stanno tornando, e le comunità ospitanti. Questo garantisce un accesso equo alle risorse, riducendo le tensioni sorte con l'aggravarsi delle conseguenze del cambiamento climatico nella zona.
Inoltre, AVSI sta lavorando per migliorare la condizione delle donne e delle ragazze somale, svolgendo corsi contro la violenza di genere, distribuendo torce solari per dar loro maggiore sicurezza durante la notte e costruendo servizi igienici separati, in modo che non debbano percorrere lunghe distanze, esponendosi a potenziali pericoli.
In definitiva, l'obiettivo principale di questa azione in Somalia è quello di aumentare l'empowerment, la consapevolezza di sé e la dignità delle persone con cui AVSI e i suoi partner stanno lavorando.
Questo è il motivo per cui anche azioni di risposta all'emergenza, come questa, seguono sempre un approccio orientato allo svilupp che vuole assicurarne la sostenibilità a lungo termine, con attività volte a creare o rafforzare le fonti di sostentamento della popolazione.