Brasile, Belo Horizonte celebra i 10 anni di Árvore da Vida

Data 05.03.2015
Arvore Da Vida Formazione Professionale

10 anni e 20.367 giovani e donne coinvolti. Uno spettacolo teatrale celebra il decennio di Árvore da Vida, progetto ideato dalla Fiat, in collaborazione con AVSI e la Cooperação para o Desenvolvimento e Morada Humana (CDM), nel quartiere Jardim Teresópolis, a Betim in Brasile.

Dal 2004, Arvore da Vida, il progetto di responsabilità sociale d'impresa creato da Fiat Brasile, contribuisce alla formazione della cittadinanza e alla valorizzazione della cultura tra i giovani e gli adolescenti nella regione Jardim Teresopolis, a Betim.

Nella speranza di contribuire alla riduzione della violenza e al miglioramento della qualificazione professionale. Botteghe d'arte, corsi di imprenditorialità e di formazione professionale. Il progetto è un esempio di strumento socio-educativo capace di rafforzare la comunità locale.

Il 2 marzo sono stati celebrati i dieci anni del programma, con una particolare versione del musical “Do Outro Lado”, messo in scena da giovani attori che fanno parte del programma Arvore da Vida, in collaborazione con il gruppo teatrale Ponto de Partida, Barbacena. L'evento si è ne tenuto al teatro Bradesco di Lourdes, quartiere di Belo Horizonte.

Scritto e diretto da Regina Bertola, lo spettacolo ruota attorno alla storia di vita delle persone che fanno parte del progetto. Composto da 17 canzoni, la trama raffigura due mondi diversi, disconnessi tra loro e che sono incapaci di parlare tra loro, almeno fino alla creazione di un ponte: l'Albero della Vita. L'idea alla base è quella di dimostrare che tutti possono contribuire al miglioramento sociale e che ognuno può essere protagonista del suo stesso sviluppo.

"I problemi sono tutti, è qualcosa di collettivo – ha spiegato la regista Regina Bertola - Si tratta di una questione umana e, quindi, è inutile continuare ad aspettare una soluzione che venga dall'alto". Per comporre la musica, sono stati selezionati 28 studenti del laboratorio di tecnica vocale e danza.

Tra ricerca, interviste, la preparazione del cast, scrittura e prove, l'intero processo di produzione è durato più di quattro mesi. Il risultato è stato un racconto, nuovo e coinvolgente, del progetto Arvore da Vida.

"In questi dieci anni, il programma ha raccolto storie di persone che hanno visto le loro vite cambiare, guidati dalla stessa idea: siamo sempre in grado di modificare e migliorare la società in cui viviamo, se agiamo insieme", ha detto Marco Antonio Lage, direttore della comunicazione aziendale di Fiat Brasile. "L'albero offre in attività, prendendo opportunità di istruzione e di occupazione più per la regione".

Guarda il servizio sulle celebrazioni di una TV brasiliana

IL PROGETTO ÁRVORE DA VIDA

“Árvore da Vida” è natodal desiderio di FIAT Brasile di investire e valorizzare le risorse educative delle comunità prossime allo stabilimento di Belo Horizonte. Dal 2004 il progetto di responsabilità sociale d'impresa ha avuto un'importante funzione nel fornire ai più giovani un percorso sociale ed educativo che li aiuti a continuare il percorso scolastico intrapreso e li prepari al passaggio al mondo del lavoro.

Durante questi dieci anni, la presenza del programma ha migliorato la realtà di molte famiglie. Sono stati realizzati corsi di attività corali, percussioni, laboratori sportivi, teatro e danza, oltre al lavoro di formazione umana. Altre attività, come la qualificazione e la formazione dei giovani, corsi di cucito, circuiti educativi nelle scuole pubbliche e rafforzamento del settore pubblico e privato della comunità hanno permesso di iniziare un lavoro sul rafforzamento del ruolo della famiglia che ha portato ad un notevole miglioramento degli indicatori sociali nel quartiere.

Alcuni risultati:

  • Migliorate le condizioni di vita di circa 20.367 persone che vivevano in situazione di vulnerabilità.
  • 1.300 giovani stabilmente inseriti nel mondo del lavoro.
  • 9.227 adolescenti tra gli 8 e i 17 anni hanno partecipato ad attività sociali ed educative
  • 1.524 giovani dai 16 ai 24 anni e 973 giovani stagisti formati per l'inserimento nel mercato del lavoro attraverso la qualificazione professionale
  • 528 ragazzi dai 15 anni in su hanno imparato a leggere e scrivere grazie al programma di alfabetizzazione
  • in 6 scuole e 2 asili del quartiere si sono fatti lavori per migliorare le strutture  e sono stati formati 1.286 insegnanti

Metodologia:

  • Community development approach, metodologia integrata e partecipativa che coinvolge i diversi attori pubblici e privati sul territorio.
  • Attenzione alla componente di specializzazione professionale e di introduzione al mondo del lavoro per giovani e donne disoccupate.

Lezioni apprese:

  • La partnership tra pubblico, aziende private e comunità risulta essere essenziale per la Responsabilità Sociale d'Impresa.
  • La Responsabilità Sociale d'Impresa come parte del business model: con Árvore da Vida, FIAT ha concentrato le proprie strategie di Corporate Social Responsibility sul tema dell'impiego giovanile coinvolgendo l'area in cui si trovano i suoi stabilimenti. Secondo una logica filantropica, Árvore da Vida è diventato un intervento di sviluppo sostenibile.
  • Priorità all'educazione e all'impiego giovanile: il progetto ha come focus la gioventù e il lavoro. L'impegno nel settore non si può limitare a iniziative di job placement ma deve rientrare in un quadro educativo più ampio, aiutando i giovani a riconoscere il valore dell'educazione e la dignità del lavoro. Il settore privato ha risposto con entusiasmo a questa proposta: 1.200 giovani hanno ricevuto un contratto stabile con la FIAT e con aziende associate.
  • I frutti della partnership possono essere inaspettati: altre piccole attività hanno avuto inizio, ad esempio Cooperarvore è una cooperativa di donne che riciclano materiali di scarto dall'industria della FIAT per farne borse, portachiavi e altri oggetti.
  • Centralità della persona: lo sviluppo sostenibile si origina sempre dalla persona: i manager, gli imprenditori, la pubblica amministrazione o la persona che vive in povertà. È proprio questo aspetto che permette alle iniziative di raggiungere la “base della piramide”.