CBAU Comunità Biellese Aiuti Umanitari – Onlus, e Gruppo Amici Sportivi di Valdengo, le due associazioni partner di AVSI fondate da Lino Lava, visto il successo degli anni precedenti, hanno deciso di proseguire anche quest'anno il progetto di cooperazione internazionale dando la possibilità a due studenti universitari laureandi o neolaureati di fare un'esperienza a diretto contatto con i bambini e la realtà africana, osservando e collaborando ai progetti di AVSI presso il Centro MEO di Bujumbura, la capitale del Burundi e presso l'ufficio di AVSI a Kayanza in Burundi.
Nello specifico gli stage saranno inquadrati in due diverse aree all'interno del progetto di Sostegno a distanza che sostiene 416 bambini nella capitale Bujumbura e 1060 nelle province di Kayanza e Ngozi nel Nord del Burundi.
Il centro MEO (Mères-Enfants-Orphelins), nato nel 2001, dalla collaborazione tra AVSI e CBAU onlus è diventato negli anni un importante punto di riferimento per più di 500 bambini, molti dei quali orfani, e sostenuti a distanza. Il 3 novembre 2010, alla presenza delle autorità burundesi, di alcuni volontari biellesi e delle due vincitrici delle borse di studio 2010, è stato inaugurato il nuovo Centro Meo, un edificio costruito ex-novo e riorganizzato con i fondi raccolti da CBAU onlus. Qui, in uno spazio finalmente più ampio, i bambini trovano cibo e assistenza scolastica, cure mediche e progetti educativi anche per le loro famiglie che vengono coinvolte in un programma di sviluppo generale.
Marta Alberici che ha appena ultimato lo stage legato alla passata edizione delle Borse di Studio Solidali racconta:
"al Centro MEO ho imparato moltissimo e non solo nel lavoro. Dai bambini del centro, soprattutto. Ho imparato qualche malpronuciata parola di Kirundi. Ho imparato a ballare le danze tradizionali (più che altro a guardare). Ho imparato come funziona uno spettacolo (letteralmente uno spettacolo) di tamburi burundesi. Ho imparo dalle cuoche come setacciare il riso e fare la cernita dei fagioli. Ho imparato, soprattutto, a sentirmi fortunata...”.