Il progetto “Back to the Future”, finanziato dal Fondo fiduciario MADAD dell’Unione Europea, nasce per permettere l’accesso al sistema scolastico ai bambini siriani rifugiati in Libano e Giordania.
Nei tre anni del progetto saranno oltre 18.682 i bambini che beneficeranno delle attività in Libano e 8.450 in Giordania: un ritorno a scuola per ritornare al futuro.
Rania Sanioura è una delle cinque insegnanti del centro Moasat a Saida, capoluogo del Governatorato del Sud Libano. Con lei un gruppo di bambini siriani tra i 7 e i 10 anni studia per la prima volta la lingua inglese. Come la maggior parte delle sue colleghe, anche Rania è originaria dell’area e questo le ha permesso di creare una relazione con la comunità locale e beneficiare del suo supporto.
Imparare i numeri e i giorni della settimana
Per Rania è una grande soddisfazione essere parte del progetto: “All’inizio ero preoccupata delle difficoltà di apprendimento di una lingua, ma la voglia di imparare dei bambini ci ha permesso di affrontarle nel migliore dei modi – spiega – Sono molto orgogliosa dei miei alunni, i loro progressi si vedono a vista d’occhio”.
In classe i bambini hanno imparato i numeri, i giorni della settimana, l’alfabeto, i colori e le forme.
Mohamed è uno degli alunni di Rania: a soli 10 anni già lavora in un negozio e il suo inizio scolastico non è stato facile.
“Nei primi giorni Mohamed era aggressivo con i suoi compagni, era difficile relazionarsi con lui. Poco alla volta, però, è cambiato. Imparare l’inglese è stato un motivo di orgoglio, ora è calmo e rispettoso e io sono felicissima di averlo accompagnato nel suo percorso”.
Diciannove centri educativi
Nel 2017 il consorzio ha inaugurato 19 centri educativi e comunitari nei governatorati Monte Libano, Nabatieh, Nord Libano e Sud Libano. 4308 bambini sono stati coinvolti in corsi di alfabetizzazione e matematica di base e in attività ludico didattiche e sono stati accompagnati nello studio della lingua straniera. Altri 2937 bambini hanno beneficiato di programmi di supporto nell’apprendimento e nello svolgimento dei compiti. Il 45% dei partecipanti sono bambine.
Il ciclo d’apprendimento
Ogni ciclo scolastico dura dai due ai cinque mesi a seconda del tipo di classe. “Quando si è concluso il primo ciclo i bambini hanno potuto accedere al sistema scolastico formale. Questo mi ha reso non solo orgogliosa, ma anche ottimista per il loro futuro – spiega Rania, ripensando al primo anno di progetto.
I bambini hanno una capacità incredibile di adattamento e apprendimento. Ho visto che il mio lavoro ha avuto un impatto reale e positivo sugli alunni: questa è una delle ragioni per cui amo insegnare.
Rania, insegnante
L’attività scolastica è affiancata da un supporto psico-sociale di uno staff dedicato: due elementi inscindibili e fondamentali per formare il carattere e la forza dei bambini.