AVSI in Vaticano con Michael R. Pompeo Segretario di Stato degli Stati Uniti e il card. Pietro Parolin Segretario di Stato del Vaticano

Data 02.10.2019

Mercoledì 2 ottobre si è svolto in Vaticano il convegno dal titolo “Percorsi per difendere la dignità umana: collaborare con le organizzazioni con ispirazione religiosa” promosso dalla Segreteria di Stato della Santa Sede e dall’ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede. Invitato a portare la sua esperienza anche il segretario generale di AVSI Giampaolo Silvestri.

Roma. Si è svolto in Vaticano presso la vecchia sala del Sinodo, l’incontro "Percorsi per difendere la dignità umana: collaborare con le organizzazioni con ispirazione religiosa”, promosso dalla Segreteria di Stato della Santa Sede e dall'ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede.

L’incontro è stata l'occasione di riflettere su come la collaborazione tra stati, istituzioni pubbliche e organizzazioni con ispirazione religiosa possa garantire interventi concreti di sviluppo in tutto il mondo e favorire il rispetto della dignità umana in qualsiasi circostanza, anche la più dura. In particolare si indaga il ruolo delle organizzazioni con ispirazione religiosa quali partner di governi e istituzioni per la riuscita di progetti di sviluppo, anche in forza della loro prossimità alle popolazioni locali e ai loro reali bisogni

I lavori della giornata sono aperti dal Segretario di Stato Americano, Michael R. Pompeo, e chiusi dal Segretario di Stato Vaticano, il card. Pietro Parolin, e vedono la partecipazione dei responsabili di Fondazione AVSI, Comunità di Sant'Egidio, Aid to the Church in Need, Fondazione Adyan, Caritas Internationalis e Talitha Kum. Presenti anche alti funzionari di diversi dipartimenti e agenzie degli Stati Uniti e del Vaticano.

Il segno distintivo delle organizzazioni con ispirazione religiosa - ha sottolineato Giampaolo Silvestri, segretario generale di AVSI - è l’apertura a tutti senza distinzioni o pregiudizi di tipo culturale, religioso o razziale: nessuno è lasciato indietro, si lavora quotidianamente al fianco delle persone. Questa prossimità garantisce l’opportunità di comprenderne i veri bisogni e creare un ponte tra istituzioni, governi, individui e comunità”

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