AVSI IN UGANDA: PROGRAMME MANAGER MEETINGL’importanza del fattore umano

Data 08.09.2011

Dal 10 al 12 febbraio si è tenuto a Kampala, in Uganda, presso il Permanent Centre for Education, l'annuale Programme Manager Meeting, incontro di riflessione sul lavoro svolto e in corso, al quale hanno partecipato 50 persone, tra espatriati AVSI e key staff locale coinvolti nella gestione dei progetti.

Il tema affrontato quest'anno ha permesso di riflettere sull'importanza del fattore umano, sulla necessità di affrontare i limiti, cogliere le occasioni e crescere professionalmente, approfondendo così molte tematiche affrontate lo scorso dicembre al CTO di Milano, il seminario internazionale organizzato da AVSI che coinvolge partner e collaboratori da 35 Paesi del mondo, in partnership con la Fondazione per la Sussidiarietà e nell'ambito del progetto “Compagnia per lo Sviluppo” co finanziato dall'Unione Europea.

Nel corso dei vari incontri, è stata sottolineata l'importanza e il ruolo della persona nel processo di sviluppo, mostrando come questo dipenda non tanto e non solo da grandi piani, ma dalla mossa dell'essere umano che, riscoprendo il proprio valore e la propria dignità, si mette in movimento e trasforma la realtà.

Tra gli ospiti esterni James Bot, Country Representative di CARE Uganda, partner locale di AVSI, che ha presentato le Village Savings and Loans Associations (VSLA), l'International Medical Group, compagnia di assicurazioni che opera in Uganda e che sta avviando interessanti esempi di Corporate Social Responsability, e la Stanbic Bank che ha raccontato la sua esperienza con le organizzazioni non governative. Presente anche Tom Mugisa, Ministro dell'Agricoltura dell'Uganda, il quale ha illustrato il ruolo dei partner nel piano di sviluppo agricolo del Paese.

“Lo scenario in Uganda è mutato e nonostante le difficoltà dobbiamo vedere questo cambiamento come un'opportunità” - ha sottolineato Ezio Castelli, vice presidente AVSI - “L'emergenza è finita e questo ha portato a una riduzione del numero degli attori presenti. Ora si fa sentire sempre più forte il bisogno di progetti di sviluppo, dobbiamo vedere questo momento come un'opportunità per esprimere al meglio il nostro metodo e crescere umanamente e professionalmente”.