AVSI IN LITUANIA CON IL PARTNER SOTAS

Data 05.09.2011

Sabato 20 novembre a Vilnius in Lituania una conferenza dal titolo “LA MIA CASA È LA TUA CASA - L‘accoglienza di un bambino nella propria casa: problematiche e possibilità”. La Conferenza pubblica è stata organizzata dalla Ong SOTAS, partner locale di AVSI, che da ormai sette anni lavora con i bambini abbandonati, con le famiglie a rischio e si occupa di adozioni e affidi.

Alla conferenza hanno partecipato circa 150 persone, tra rappresentanti del comune che lavorano presso l'Ufficio per la difesa dei bambini, del Ministero del Lavoro e dell'Assistenza Sociale, famiglie, assistenti sociali e giovani per i quali è di interesse il tema non solo dell'adozione e dell'affido, ma dell'accoglienza nella sua totalità.

Lijana Gvaldaitė, docente dell‘Università di Vilnius e collaboratrice di SOTAS, nel suo intervento all'inizio dell‘incontro ha voluto ricordare che i genitori adottivi e affidatari spesso si ritrovano davanti a diverse questioni fondamentali:
“Che cosa sono l'affido e l'adozione? L'accoglienza di un bambino che non è nato in quella famiglia, aprirgli la casa e il cuore e farlo entrare nella propria vita. Quando possiamo considerarci pronti a fare questo? Tutto ciò avviene quando noi per primi capiamo cos'è la carità e riconosciamo che l'altro che accolgo è per me un dono. Quando possiamo riconoscere questo? Quando noi stessi ci riconosciamo amati e accolti gratuitamente da qualcuno.”

Nella prima parte poi si sono susseguite le testimonianze di due famiglie lituane che stanno facendo questa esperienza di accoglienza: “Dopo due faticosi anni, finalmente nostro figlio ha cominciato a fidarsi di noi e in seguito degli altri adulti” così ricorda drammaticamente Eugenijus, il padre di una casa famiglia “Adesso nostro figlio ha 27 anni e ha due bambine da crescere insieme a sua moglie.” “Nonostante io e mia moglie abbiamo aiutato a diventare grandi non pochi bambini, non ho il coraggio di dire che siamo specializzati nell'educazione dei figli” – aggiunge la moglie Jurate – “perché ogni ragazzo è un individuo, una personalità, una libertà. Se dovessi prendere in affido ancora un altro bambino non saprei dire se riuscirei ad educarlo. Ogni volta è un'avventura.”

In seguito, Tiziana Limentani di “Famiglie per l'accoglienza”, invitata per l'occasione, ha presentato il film di Emmanuel Exitu “La mia casa è la tua casa”. Il film è stato tradotto e sottotitolato in lituano. Dopo il film, Simona una delle protagoniste del film, ha raccontato la sua storia, molto profonda e commovente. Lei, che dopo essere andata via dai genitori affidatari per sentirsi libera e indipendente, dopo aver girato il film è tornata proprio da loro: “Ho deciso di cedere all'affetto dei miei genitori affidatari e di farmi accogliere, ho ceduto davanti all'abbraccio dell'accoglienza”. “Grazie a questa esperienza di perdono ricevuto – ha aggiunto poi Simona – sono stata anche capace di perdonare i miei genitori naturali”.

Alla fine ci sono state molte domande e interventi di ringraziamento. “La cosa più commovente è che quello che è accaduto è stato proprio un avvenimento più grande, più ricco e più coinvolgente di quello che avevamo previsto. Inoltre intorno a Sotas, a poco a poco negli anni – afferma ??? - si sta raggruppando un popolo di persone che sono colpite non tanto dalla tecnica del lavoro e dalla professionalità, che comunque ci sono, ma anche da un modo umano di guardare alla famiglia, all'affido e all'adozione, alle problematiche dei bambini e al lavoro sociale in generale.

www.sotas.org