Il principale obiettivo della conferenza, che si è tenuta in Argentina dal 14 al 17 novembre 2017 è stato quello di rafforzare gli sforzi collettivi per accelerare la riduzione del lavoro minorile in tutto il mondo.
Nel primo giorno di lavori, è stato centrale il tema dell'accesso all'educazione - unica, inclusiva e gratuita - come azione principale per combattere il lavoro minorile. I ministri del lavoro di Paraguay, India e Niger, inoltre, hanno presentato i programmi dei loro paesi. Si è parlato anche di supply chain e della responsabilità delle imprese di conoscere l'origine dei materiali e il percorso produttivo delle merci . Con l'obiettivo di assicurarsi che la filiera non implichi l'impiego dei minori e che i consumatori possano scegliere responsabilmente prodotti segnalati come "child labour free".
Nel corso della seconda giornata di lavori, il mercoledì, Fondazione Avsi si è riunita con numerose organizzazioni della società civile per stilare alcune raccomandazioni sul tema, necessarie alla compilazione e adozione della "Dichiarazione di Buenos Aires" che conterrà indicazioni per promuovere azioni contro il lavoro minorile. Nei gruppi di lavoro si è discusso di salute protezione sociale, transizione scuola lavoro e politiche per gli adolescenti, economia rurale come settore a più alto impiego di minori.
"La sfida è enorme - ha spiegato Maria Elena Latini, coordinatrice dei programmi di AVSI ad Haiti - e l'attenzione è stata posta sulla sfida del settore informale agricolo, sulla situazione dei bambini sfruttati con il lavoro domestico, sull'urgenza di coinvolgere gli stati e combattere la corruzione, sulla necessità di elaborare partenariati e collaborazioni efficaci per avvicinare le politiche alla realtà di questo tema"
Ancora una volta l'accesso ad un'educazione di qualità è stato centrale, insieme al sostegno alle famiglie e all'impegno concreto dei governi.