ALBANIA: AVSI E SHIS insieme per educare

Data 09.09.2011
Avsialbania
Si è tenuta martedì 31 maggio 2011, a Tirana, in Albania, la conferenza "Politiche di Istruzione e Importanza della Formazione in Servizio", organizzata da AVSI e SHIS (partner locale di AVSI) per dare visibilità a due progetti nel settore dell'educazione, cofinanziati dalla Cooperazione Italiana.

Prima di presentare i due progetti, il primo già concluso e il secondo appena avviato, c'è stato un breve saluto delle autorità.In particolare, sono intervenuti il Viceministro dell'Istruzione e della Scienza albanese, Nora Malaj, seguito dal Direttore Cooperazione Italiana allo Sviluppo in Albania, Aldo Sicignano, dal professor Felice Crema, rappresentante di DIESSE e pedagogista presso l'Università Cattolica di Milano e da Luis Sisto, rappresentante di AVSI.Il primo progetto MAE, intitolato "Centro di formazione per insegnanti ed educatori e creazione di un centro diurno per minori in difficoltà", si è concluso il 30 maggio dopo un ciclo durato tre anni.
Il lavoro in cui AVSI e SHIS sono stati impegnati, è stato inizialmente quello di rinforzare il corpo docente, gli educatori e le loro capacità formative. Questo perché ci si è resi conto come l'educazione sia l'unico metodo per combattere l'emarginazione dei minori in condizioni di rischio. Il progetto ha quindi lavorato in questo senso: migliorare l'offerta formativa per i minori nelle scuole materne, primarie, secondarie e in centri diurni sia pubblici che privati.

Il secondo progetto, è invece titolato "Nord Albania. Potenziamento sistema educativo primario e aumento delle competenze del personale docente nel distretto di Scutari".

Anche questa è un'iniziativa triennale, le cui attività sono iniziate a dicembre 2010 e termineranno alla fine del 2013. Il progetto opererà nel settore socio educativo e socio sanitario, per i quali sono state definite come fondamentali 6 aree tematiche: istruzione, formazione di insegnanti e rappresentanti locali dei Provveditorati agli studi, minoranze etniche, minori, condizione della donna e handicap. L'obiettivo? Quello di migliorare le condizioni di vita delle fasce più deboli favorendo l'accesso all'educazione primaria dei minori in difficoltà sociale, economica e culturale. Un intervento che raggiungerà i bambini di otto scuole della regione, accompagnandoli nell'entusiasmante avventura della loro crescita e della scoperta di sé.