Sono passati 19 mesi dal devastante terremoto che ha colpito Haiti. Fiammetta Cappellini, responsabile di AVSI nel paese, nel suo diario ci aggiorna sulla ricostruzione in atto, sull'impegno di AVSI possibile grazie all'aiuto di tanti amici vicini e lontani. Un impegno non semplice, perché le ferite per la perdita dei propri cari, l'acuirsi del colera e dell'emergenza malnutrizione rendono il cammino difficoltoso. Eppure, una speranza viva c'è.
Lo raccontano i fatti: otto scuole sono terminate e in corso di equipaggiamento, due in fase di completamento, altre tre in via di realizzazione, una è stata interamente ristrutturata, quattro centri di presa in carico della malnutrizione sono funzionanti, un centro di appoggio psicosociale sarà inaugurato a ottobre. Queste ed altre le opere realizzate da AVSI nel Paese. Scrive Fiammetta “Ci prepariamo per settembre, per questo nuovo inizio, che è anche il punto di arrivo di un lungo cammino fatto insieme. A settembre, ad Haiti, la campanella squillerà per tanti, tanti bambini, grazie al sostegno di tanti amici e tante persone che nell'anonimato e lontano dai riflettori e dalle polemiche della cronaca hanno permesso tutto questo”.
Gli stessi che hanno permesso a Ferragosto l'inaugurazione del ristorante Chez Billy, a Port-au-Prince. AVSI, col permesso del Comune, ha bonificato l'area dove adesso sorge la struttura che ospita, oltre al ristorante, laboratori di ricamo, cucito, produzione di mattoni e ferro. E, appunto, il Chez Billy, dove sei cuoche haitiane si dedicano alla cucina tipica.
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Leggi l'articolo di Lucia Capuzzi su Avvenire