AFRICAN CHILD DAY – L’impegno di AVSI per i bambini.

Data 10.09.2011
Africanchildday

Soweto, sobborgo di Johannesburg, Sudafrica, 1976. Una marcia silenziosa attraversa la città: in strada le persone ricordano le migliaia di giovani studenti uccisi dalla polizia pochi giorni prima perché chiedevano migliori opportunità educative. Oggi, a quasi 40 anni di distanza, quella marcia si è tramutata nell'African Child Day, un'occasione di riflessione sulle condizioni dei bambini e degli adolescenti più vulnerabili in Africa e festeggiata ogni anno il 16 giugno.

In prima linea, come sempre, anche AVSI che, con il suo impegno quotidiano sul campo portato avanti dai suoi collaboratori e partner locali, attraverso i vari programmi come il sostegno a distanza, celebra l'evento proponendo attività particolari. Non solo feste, ma momenti di incontro e condivisione per promuovere le tematiche più sensibili dedicate all'infanzia e all'adolescenza, coinvolgendo anche le famiglie e la comunità. Una giornata particolare per fare il punto sulle lezioni apprese e sui bisogni che ancora chiedono risposte.

Diffondere i principi di educazione, di famiglia, di responsabilità e i servizi alla persona all'interno della comunità nelle quali i bambini vivono è un compito indispensabile a cui AVSI è chiamata a portare il suo contributo. La cura integrale dei bambini è il primo passo per uno sviluppo dignitoso che permettere di crescere uomini e donne in grado di affrontare a testa alta e col cuore pieno il proprio futuro.

IN BURUNDI, a Bujumbura, presso il Centro MEO, nato nel 2001 e diventato negli anni un importante punto di riferimento per più di 500 bambini, AVSI ha organizzato per l'occasione giochi a premi che richiedono il coinvolgimento anche della famiglia, proprio per sottolineare l'importanza dei genitori nel percorso educativo dei figli. In collaborazione con Cadhro (ong locale specializzata nel diritto e nella difesa giuridica dei più vulnerabili, già partner del sostegno a distanza dal 2010), AVSI realizza momenti di sensibilizzazione sui diritti del bambino con la partecipazione dei genitori. Così come a Kayanza e Ngozi si organizzano incontri con le famiglie per riflettere sulla condizione del bambino in Africa.

IN RWANDA, AVSI ha organizzato nei campi rifugiati nei quali accoglie bambini e famiglie di congolesi competizioni di poesia, teatro, musica e disegno. Per la più bella creazione artistica è stato previsto un premio, nonché la possibilità di vedere stampato su magliette il proprio disegno. Grande festa e riflessioni con le famiglie anche a Gatsibo, dove AVSI è stata scelta come leader dal comitato organizzativo delle celebrazioni.

NELLA REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO, a Kamanyola, nel Sud Kivu, AVSI partecipa alla giornata organizzata dal Centro Danilo Catarzi con la partecipazione di alcuni bambini provenienti anche dal Rwanda e dal Burundi. In programma attività ricreative, come partite di calcio, danze tradizionali e scrittura di poesie.

IN NIGERIA, la giornata del bambino AVSI l'ha celebrata in anticipo e all'interno di alcune sue opere socio educative e sanitarie, proprio per sottolineare l'importanza di questi luoghi come punti di riferimento per lo sviluppo della comunità. Nell'ambito di un progetto che prevede l'assistenza e la cura dei bambini orfani e vulnerabili e la creazione di club che aiutano lo stare insieme dei bambini, il 26 maggio nel villaggio di Ikorodu, presso la St. John's Nursery e la Primary School Compund Oreta, si sono tenuti incontri e manifestazioni seguendo il tema “Our Children – Aspiring to greatness”. La giornata, partecipata da 176 bambini e 54 parenti,è iniziata con una preghiera e un canto ed è proseguita con attività dedicate a rimarcare l'importanza dell'educazione infantile, incoraggiando i genitori a mandare a scuola i loro figli. Emozionante anche la rappresentazione teatrale sui diritti dei bambini che li ha visti attori protagonisti.

Il 28 maggio, AVSI a Idiaraba, Mushin, Ikorodu e Ikate ha organizzato attività particolari per celebrare il Child Day volte a promuovere maggiore consapevolezza sui diritti dei bambini attraverso proposte mirate e ricordando i principi fondamentali ai bambini stessi e ai famigliari. Grande la partecipazione, 639 bambini e 163 adulti. Partendo da un momento informale e amichevole come una festa si è così potuto riflettere su come prendersi cura in modo globale dell'infanzia, trattando temi socio educativi e sanitari.

Da Bairro di Xipamanine, periferia di Maputo, MOZAMBICO scrive Nicoletta Arcangeli, rappresentante AVSI locale: “Oggi, mercoledì 1 giugno, è la giornata internazionale dell'infanzia e noi abbiamo deciso di dargli un significato particolare aprendo ufficialmente il cancello del nuovo centro educativo Maria Grazia Rizzo. Il centro, che ospita circa 400 dei 1250 bambini sostenuti a distanza in Mozambico, è un oasi di bellezza in una delle zone più degradate della città.

Non sono neanche le 8 e i bambini cominciano ad arrivare. Alcuni vestiti a festa, altri con l'uniforme scolastica. Cominciano a prendere posto nelle panche disposte ordinatamente nell'atrio addobbato con palloncini e catene di carta riciclata preparate il giorno prima. Si comincia con una bella colazione a base di latte e pane dolce poi, nell'attesa che la festa abbia inizio, Theodosio, uno degli educatori, intona qualche canzoncina seguito dai bambini. Poi arriva il cantastorie e finalmente la festa ha inizio, tutti in silenzio per ascoltare le fiabe della tradizione.

La festa prosegue con i balli tradizionali e la recita del gruppo teatrale, con i giochi a premi e lo spettacolo di break dance di Geronimo, insegnante di batik e pittura, cresciuto grazie al sostegno a distanza, ed il suo gruppo che accende gli animi ed il centro diventa una pista da ballo con i bambini e le bambine superscatenati!

Mentre io e Benigna, direttrice pedagogica del centro, ci diamo da fare per preparare i tavoli per il pranzo, ecco che arriva Antonio, anche lui cresciuto grazie all'aiuto di un padrino italiano, che canta il suo ultimo successo rap “…grazie a Khandlelo che mi ha fatto diventare grande…”. Preghiera e tutti a tavola per il pranzo della festa: pollo grigliato e patatine fritte! Oggi sarà l'unico giorno di sgarro perché poi la dieta di Idalia, responsabile dei centri gestiti da Khandlelo e “nonna” di tutti i bambini, prevede solo cose genuine! Domingos, responsabile di Khandlelo, taglia la torta e Alessandro, rappresentante AVSI in Mozambico, stappa lo spumante per il brindisi. Poi tutti a casa felici per la bella giornata passata insieme e per il sacchettino con biscotti e lecca lecca regalato ad ognuno.

La festa è finita e da domani si comincia con le attività di routine: doposcuola, corsi di artigianato (batik, pittura, carta riciclata e creazione di bigiotteria), attività ricreative di teatro e ballo, incontri con le famiglie. Perché ogni bambino abbia la possibilità di crescere. Guardato con cura, amore e attenzione al suo destino di felicità.