È giunto a conclusione Mustaqbaluna, il progetto triennale nato con l’obiettivo di accrescere le opportunità lavorative delle fasce più deboli della popolazione, tramite iniziative di innovazione sociale e imprenditorialità inclusiva.
Iniziato nel 2018, il progetto è stato finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), con il supporto del Ministero del Lavoro palestinese, e implementato dall’ong AVSI e BASR (Bethlehem Arab Society for Rehabilitation), in partenariato con la Regione Emilia Romagna (RER), la Cooperativa Nazareno, la Young Women’s Christian Association (YWCA), il Palestinians Shippers’ Council (PSC), la Palestinian Fund for Employment and Social Protection (PFESP) e l’Arab Center for Agricultural Development (ACAD).
Diversi i punti di forza del progetto:
- la creazione di attività proprie da parte di 108 persone con disabilità;
- l’aumento delle vendite e l’acquisizione di nuove competenze grazie al conseguimento del diploma di Supply Chain Management da parte di 9 cooperative di donne su 12 totali;
- la partecipazione a corsi di formazione da parte di 12 artigiani per sviluppare competenze commerciali, creando ricadute economiche positive anche per le loro famiglie;
- la formazione di 21 persone portatrici di handicap con l’assunzione a fine corso da parte di imprese locali;
- l’apertura del negozio "Hamed Helo" gestito dalle 12 cooperative di donne coinvolte nel progetto, un luogo a Gerico dove vendere i loro prodotti per diventare più indipendenti finanziariamente;
- il sostegno grazie a un workshop, la ristrutturazione dei laboratori e un programma di formazione a 12 artigiani del legno d’ulivo nella zona di Betlemme che hanno sofferto la riduzione del flusso turistico dovuto alla pandemia.
“Da questo progetto abbiamo imparato una lezione fondamentale, – rileva Giampaolo Silvestri, segretario generale di Fondazione AVSI – che è l'impegno di tutti noi insieme, beneficiari, istituzioni, partner locali e istituzionali, il motore del vero cambiamento. Senza la costante dedizione di ciascun partner sarebbe stato impossibile raggiungere i risultati ottenuti”.
L' evento finale
La conclusione del progetto è stata celebrata con l’evento finale che si è svolto presso la Scuola di Terra Santa di Gerico, in Palestina. Hanno partecipato Giuseppe Fedele, console generale d’Italia a Gerusalemme, Guglielmo Giordano, direttore di AICS Gerusalemme e Mirella Orlandi, direttrice del dipartimento cooperazione e aiuto umanitario della Regione Emilia-Romagna.
Due beneficiarie del progetto sono intervenute condividendo le proprie esperienze: Abu Arra, che ha aperto un salone di bellezza a Betlemme, e Haneen Njoom, che ha ricevuto supporto per avviare un'attività di apicoltura e produzione di miele.