In occasione dell'Anno Internazionale dell'Acqua e della Giornata Mondiale a essa dedicata, che si celebra il 22 marzo, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 per sensibilizzare alla promozione di un uso consapevole della risorsa maggiore e più importante per gli esseri umani, AVSI racconta le storie di persone incontrate e coinvolte nei progetti nei diversi paesi del mondo che hanno riscoperto l'acqua come veicolo di educazione e possibilità di crescita.
Daw Khin Nyo vive in Myanmar in un villaggio chiamato Sae To, situato nel Distretto di Yamethin. Ha quattro figli che deve crescere da sola dopo essere rimasta vedova. Possiede un piccolo appezzamento di terreno che coltiva per poter mantenere la famiglia e permettere ai bambini di frequentare la scuola. Lo scorso anno, però, si sono fatte largo alcune difficoltà dovute a uno scarso raccolto di riso. Le famiglie contadine si trovano infatti spesso costrette a coltivare dipendendo fortemente dalle piogge monsoniche che non garantiscono un raccolto, e un conseguente guadagno, nel corso di tutto l'anno. La mancanza di infrastrutture per l'irrigazione è quindi la causa principale che non permette agli agricoltori di migliorare la produttività delle colture e le loro condizione di vita.
È per rispondere a questo problema che AVSI realizza, insieme al Department of Agriculture e al Water Resources Utilization Department, il progetto “Myanmar: educazione e sviluppo rurale” che intende contribuire al miglioramento della qualità di vita della popolazione nella Dry Zone, attraverso la realizzazione di infrastrutture per l'irrigazione agricola, la riabilitazione di infrastrutture scolastiche e la fornitura di attrezzatura agricola.
In particolare, grazie alla realizzazione di 20 pozzi, la cui costruzione e gestione coinvolge anche le comunità locali, è garantita la possibilità di coltivare su superfici più estese laddove l'acqua sarà disponibile anche al di fuori della stagione monsonica, alternando così alla coltura del riso altre colture.Daw Khin Nyo grazie a questo progetto ha avuto una grande possibilità: ora può coltivare il riso per la sua famiglia nella stagione monsonica e dedicarsi ad altre colture che gli permettano di guadagnare, come il sesamo, il cotone o la verdura nella stagione secca, grazie all'acqua di irrigazione che arriva da questi pozzi. Ma non solo! Ora la sua famiglia gode di una migliore sicurezza alimentare e una maggiore disponibilità di acqua per l'uso domestico.
Racconta: “Sono molto felice di aver avuto questa occasione. Sento che sia stato un grande dono per me e la mia famiglia aver incontrato AVSI che ci ha aiutato nelle nostre difficili vite. Credo anche che migliorare il sistema idrico sia l'unico modo per avere cibo e nutrimento e una maggiore sicurezza alimentare”.
La costruzione di queste infrastrutture per l'approvvigionamento idrico, utilizzate a scopo agricolo, ha permesso di migliora la vita di Daw Khin Nyo e di oltre 2.000 persone in modo diretto e indirettamente quella dell'intera popolazione degli 85 villaggi nelle zone di intervento circa 35.000 persone.
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