1 DICEMBRE – WORLD AIDS DAY: FREE, IL RACCONTO DI 10 ANNI DI LOTTA ALL’AIDS IN UGANDA

Data 19.11.2011

Logo Free3Roma, 1 dicembre 2011.

10 anni di bambini nati senza l'HIV. A Roma una pubblicazione, un documentario e una mostra itinerante illustrano i risultati del programma AVSI di riduzione della trasmissione materno-fetale dell'HIV (PMTCT).

In occasione delle celebrazioni internazionali del World AIDS Day, AVSI, in collaborazione con Medicina & Persona, lancia una campagna a sostegno dei programmi di riduzione della trasmissione materno-fetale del virus dell'AIDS.

 

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200 mila madri hanno avuto accesso ai servizi sanitari. Oltre 5000 figli di madri sieropositive sono nati sani. 4 ospedali e 37 centri sanitari offrono il programma di prevenzione materno-fetale dell'HIV (PMTCT) alla popolazione ugandese. Questi i numeri  presentati da AVSI il  1 dicembre in Campidoglio, in occasione della Giornata Mondiale Contro l'AIDS.

Celebrata con il lancio della campagna FREE: 10 anni di prevenzione materno-fetale in Uganda, 10 anni di bambini nati senza HIV. “Sono numeri importanti, sorprendenti”, ha sottolineato Alberto Piatti, Segretario Generale di AVSI, nel suo intervento.  “Ma da soli non bastano. Anzi, sono un grido nel deserto, se li paragoniamo ai bisogni mondiali. L'oceano però è fatto di tante gocce, come diceva Madre Teresa. Soprattutto quello che interessa ad AVSI è innanzitutto il servire la dignità della persona. Non bastano infatti i medicinali, le cure, specie per un'epidemia come l'AIDS, che impatta molte dimensioni dell'umano: l'affettività, la cura di sé, le relazioni, la famiglia, la comunità. Quello che conta è il mistero della persona, la sua libertà e ragione, di cui occorre tener conto in tutti gli interventi di cooperazione che si realizzano”.

“La medicina non è tutto”, ha concordato il prof. Carlo Federico Perno, docente di Virologia presso l'Università di Tor Vergata. “Occorre infatti un approccio olistico, come quello mostrato da AVSI in questi anni di intervento in Uganda”. Il tutto senza dimenticare che senza i medicinali, tuttavia, si rischia di riservare all'Africa la sola strada dell'accompagnare alla morte. Strada che non permette però di rompere l'epidemia, possibile proprio grazie alle generazioni AIDS-free, in sintonia con il programma di PMTCT implementato da AVSI.

“Un progetto che parte dalle persone, dalla capacità del metodo italiano di entrare in rapporto con le persone e con le culture, e che permette di fare interventi partecipati e sostenibili”, così il senatore della Repubblica Alfredo Luigi Mantica ha voluto definire l'approccio di AVSI ai progetti  che realizza in giro per il mondo. Sottolineando la bellezza di dare un volto di speranza all'Africa, il volto di una generazione che investe sul futuro.

Anche il sindaco Alemanno ha voluto partecipare all'evento organizzato da AVSI, sottolineando come, in questo momento di crisi e di taglio ai fondi per la cooperazione, sia fondamentale usare maggior discernimento nel farli, per evitare di abbandonare a se stessi i Paesi in cui l'AIDS rimane una grave emergenza. “Non possiamo abbassare la guardia, perchè nonostante i grandi sforzi,  le popolazioni più vulnerabili in questo momento non hanno accesso agli stessi benefici di quelle occidentali ricche”, ha confermato Amolo Okero, dell'Organizazzione Mondiale della Sanità.

È toccato invece ad una numerosa delegazione ugandese raccontare, attraverso dati, strategie e storie, la PMTCT in Uganda. Se il dott. Lawrence Ojom, direttore dell'ospedale St Joseph's di Kitgum, ha sottolineato la crescente fiducia della popolazione nei confronti del sistema sanitario proprio grazie alla PMTCT; che permette l'accesso a madri e padri a servizi di prevenzione dell'HIV, Ketty Opoka, coordinatrice del Meeting Point, partner di AVSI  nell'implementazione del programma al livello della comunità, ha raccontato come le madri effettivamente stanno meglio, proprio grazie alla PMTCT, e sono in grado di far nascere e crescere bambini sani e ben nutriti.

La dott.ssa Nabitaka, del Ministero della Sanità ugandese, ha evidenziato un miglioramento complessivo della prevalenza di HIV in Uganda, sottolineando l'importanza di seguire I bambini nati sieronegativi  almeno fino a 2 anni do età.  La dott.ssa Namukwaya, dell'ospedale Mulago di Kampala, ha voluto invece presentare la ricerca che, in collaborazione con AVSI e la S. Francisco University presto inizierà, e permetterà di monitorare l'aderenza di mamme e  partner alla PMTCT.

La campagna FREE, oltre a vedere il coinvolgimento di luminari dell'AIDS, tecnici della PMTCT, politici e operatori sociali, radunatisi ieri a Roma, ha coinvolto il grande pubblico grazie alla realizzazione di un mini-film, un documentario, foto-racconti e una pubblicazione, il tutto disponibile online sul sito www.avsi-free.org. Una mostra itinerante inoltre accompagnerà la campagna, per raccontare la storia di ospedali, madri, e bambini. Per chi fosse interessato a noleggiarla, scrivere a seminar@avsi.org.

Oratori:  il sindaco di Roma Gianni Alemanno,  Alfredo Mantica, senatore della repubblica italiana, il Dr. Lawrence Ojom, direttore dell'ospedale S.Joseph's di Kitgum, il Dr. Zikulah Namukwaya, direttore del programma PMTCT presso il Mulago National Referral Hospital di  Kampala, il Dr. Linda Nabitaka, PMTCT M&E Manager - Ministero della Sanità ugandese, Ketty Opoka, coordinatrice organizzazione non governativa Meeting Point Kitgum in Uganda, Prof. Carlo Federico Perno, professore di Virologia, Università di Tor Vergata (Roma), Amolo Okero, Technical Officer, Prevention in the Health Sector, Organizzazione Mondiale della Sanità. Conclusioni di Alberto Piatti, Segretario Generale AVSI. Ha moderato Roberto Fontolan, Centro Internazionale di Comunione e Liberazione.

Guarda, il video di presentazione dell'evento.